L’iperforina è un composto chimico che si trova naturalmente nelle piante del genere Hypericum come misura protettiva contro gli animali che si nutrono di piante. Trovato in forti concentrazioni negli oli, nei pistilli e nei frutti dell’iperico, si ritiene che la sostanza chimica sia un antidepressivo naturale. Di conseguenza, l’erba di San Giovanni viene spesso utilizzata come integratore a base di erbe da banco per curare la depressione e molti altri disturbi che si ritiene siano favorevolmente colpiti dall’iperforina.
L’iperforina chimica è stata identificata per la prima volta nel 1975 dall’Istituto di chimica bio-organica nell’ex Unione Sovietica durante la ricerca sui principi attivi nell’erba di San Giovanni. Membro di un gruppo di sostanze chimiche chiamate floroglucinoli prenilati, l’iperforina diventa instabile se esposta alla luce o all’ossigeno. La sostanza chimica si è anche dimostrata difficile da sintetizzare artificialmente, rendendo l’erba di San Giovanni, l’unica pianta contenente alte concentrazioni della sostanza chimica, la sua unica fonte commercialmente valida.
Inizialmente si credeva che l’iperforina fosse l’unico ingrediente attivo nell’erba di San Giovanni. Dalla ricerca iniziale negli anni ‘1970, tuttavia, nell’erba di San Giovanni sono state scoperte diverse altre forme di floroglucinolo prenilato, tra cui piroiperforina e furoiperforina. A causa della scoperta apparentemente continua di nuovi floroglucinoli prenilati nell’erba di San Giovanni, è stato difficile per i ricercatori identificare esattamente quale composto chimico o combinazione di composti chimici nella pianta può essere efficace nel trattamento dei disturbi umani.
I ricercatori hanno identificato l’iperforina come un antidepressivo naturale; tuttavia, i suoi altri vantaggi rimangono in discussione. Alcune ricerche hanno indicato che la sostanza chimica può causare la morte di alcune cellule contenenti RNA danneggiato, come le cellule tumorali. Ci sono state anche indicazioni che potrebbe prevenire la formazione di tumori o addirittura impedire la migrazione delle cellule tumorali da una parte all’altra del corpo. Sfortunatamente, nessuna di queste ricerche è stata conclusiva e, poiché gli studi hanno spesso fatto parte della ricerca sull’erba di San Giovanni come integratore, è difficile per gli scienziati determinare esattamente quali sostanze chimiche nella pianta stanno causando i risultati.
C’è stata anche una ricerca più definitiva che identifica l’iperforina come un antibiotico efficace. È stato dimostrato che la sostanza chimica combatte le forme di Staphylococcus resistenti agli antibiotici e altri ceppi di batteri resistenti. Inoltre, il composto è efficace contro i batteri gram-positivi come Streptococcus, Clostridium e Listeria.
La ricerca sull’efficacia e sugli usi dell’iperforina è diventata una questione di interesse internazionale. Scienziati in molti paesi, inclusi Stati Uniti, Svezia e Russia, si sforzano di testare completamente la sostanza chimica, così come le altre varianti scoperte, per l’uso per curare le malattie umane. Altri scienziati stanno lavorando per rivelare altre forme del composto che potrebbero essere ancora sconosciute nell’erba di San Giovanni. I ricercatori stanno anche lavorando per scoprire nuovi modi per riprodurre sinteticamente la sostanza chimica per un uso farmaceutico diffuso.