Cos’è un papiro nano?

Un papiro nano è una pianta ornamentale simile all’erba adatta per giardini acquatici e vasi. È originario dell’Egitto e del Sudan. È una pianta perenne in molte aree con climi più caldi e annuale in climi più freddi più a nord, dove le temperature sono più fredde di 30 gradi Fahrenheit (meno -1 gradi Celsius).
Questa pianta cresce in ciuffi, gli steli sono lunghi 8-39 pollici (20-100 cm) e larghi 0.08-0.25 pollici (2-6 mm). I fiori sono poco appariscenti e crescono in 100-250 raggi o ombrelli, lunghi 2-6 pollici (5-16 cm) con spighette e sono di colore giallo verdastro, che virano al marrone-bronzo in estate. Il suo frutto appare come nutlets marroni.

Il papiro nano è molto tollerante al calore. Ha bisogno di buona luce, sole pieno o parziale, per crescere. Prospera in condizioni da normali a umide, essendo normalmente piantato in piccole piscine o stagni, così come in vasi e vasche dove si consiglia di tappare il foro di scarico inferiore.

Ha bisogno di una potenza di idrogeno (pH) da 6.5 ​​a 8.5 e il terriccio o il terreno sabbioso funziona bene. Alcune persone consigliano di piantare un papiro nano da interno in vaso in un vaso con un buon drenaggio e lasciare che il terreno si asciughi moderatamente tra un’annaffiatura e l’altra. Il papiro nano ha un elevato fabbisogno idrico e la maggior parte degli esperti ritiene che sia quasi impossibile innaffiare eccessivamente un papiro nano.

La pianta normalmente è in grado di propagarsi semplicemente chinandosi. La nuova pianta inizia nell’infiorescenza, il grappolo di fiori, e man mano che diventa più pesante, la pianta madre si inclina più lontano, raggiungendo il fango dove le nuove piante si attaccano e crescono. Può anche essere propagato per seme o per talea.

Queste erbe sempreverdi non vanno in letargo, quindi anche i loro rizomi possono essere divisi. La divisione dovrebbe essere fatta solo in primavera, perché la divisione ferisce la pianta e le rende difficile sopravvivere all’inverno. I capolini possono anche essere tagliati e poi lasciati galleggiare a testa in giù nell’acqua, che formeranno quindi una piantina radicata.