Una telecamera CCTV, o telecamera a circuito chiuso, è una tecnologia in cui le videocamere in un posto sono collegate a monitor, o schermi televisivi, in una posizione predeterminata. A differenza delle trasmissioni televisive e della televisione digitale, che utilizzano trasmissioni radio o digitali per fornire immagini in modo non specifico a molte località, una telecamera CCTV ha una connessione fissa ai monitor. La connessione può essere effettuata tramite cablaggio o una trasmissione radio criptata che viene riorganizzata dal ricevitore. Questa tecnologia è spesso impiegata nella videosorveglianza.
Sebbene la CCTV sia più comunemente utilizzata nel Regno Unito per motivi di sicurezza, è stata utilizzata per la prima volta in Germania per monitorare il lancio di razzi durante la seconda guerra mondiale. Progettata per la prima volta da Walter Bruch, un ingegnere tedesco famoso per la sua invenzione della televisione a colori, la tecnologia continua ad essere utilizzata per individuare i problemi nei lanci di razzi. Alla fine degli anni ‘1960, la polizia iniziò a installare telecamere a circuito chiuso lungo le strade per proteggere le imprese e il pubblico dalla criminalità. Oggi sono spesso installati in banche, negozi, casinò, centri commerciali e su alcune proprietà private. Possono anche essere utilizzati per sorvegliare e regolare i processi industriali, monitorare il traffico e supervisionare autobus pubblici, treni o metropolitane.
Una telecamera CCTV può essere dotata di molte funzioni speciali, come la possibilità di inclinare, eseguire una panoramica nella stanza o acquisire immagini al buio. Una moderna telecamera CCTV può anche rilevare i colori, ottenere immagini accurate di piccoli oggetti a grandi distanze o utilizzare l’analisi del contenuto video (VCA). VCA collega la telecamera a un computer, che può quindi cercare nel video attività sospette o obiettivi specifici; per esempio, un furgone rosso o una persona che si aggirava vicino al luogo di un crimine. Altre caratteristiche che possono essere applicate a tali video includono il riconoscimento facciale e la biometria, che vengono utilizzati, in modo imperfetto, per identificare gli individui in base alle caratteristiche o ai movimenti del viso. Queste telecamere sono spesso gestite da una sala di controllo in un’altra parte dell’edificio o in un altro edificio interamente.
L’uso sempre più diffuso della sorveglianza CCTV è stata una questione controversa che a volte contrappone la sicurezza alla privacy. Sebbene la telecamera CCTV sia stata utile per prevenire la criminalità, accelerare il processo di ricerca, accusa e condanna dei criminali e combattere il terrorismo, ha anche suscitato preoccupazioni per le libertà civili. I critici della CCTV temono che la videosorveglianza possa essere utilizzata come una forma di controllo sociale, molto simile a COINTELPRO, un defunto programma del Federal Bureau of Investigation (FBI) degli Stati Uniti che utilizzava la sorveglianza come parte di molti progetti, spesso illegali, per indagare e far deragliare organizzazioni politiche dissidenti, gruppi per le libertà civili e gruppi di odio. Altri semplicemente sostengono che la presenza di telecamere a circuito chiuso è invadente e trasmette la sensazione di essere osservati, risultando in una popolazione timorosa e sottomessa. Questo fenomeno è stato descritto nel libro di George Orwell 1984, in cui il pubblico era controllato dalla videosorveglianza e dalla minaccia che il “Grande Fratello”, il dittatore, li stesse monitorando.