Cosa sono i cappelli Skully?

I cappelli Skully, noti anche come Skully, Skull Cap e Beanie, sono cappelli senza tesa progettati per abbracciare il teschio e mantenere la testa calda. Questi cappelli possono essere lavorati a maglia o all’uncinetto utilizzando filati di lana o cotone, poiché questi materiali raggiungono una vestibilità aderente e aderente. Il look è stato inizialmente associato a operai e marinai che avevano bisogno di tenere la testa calda senza la distrazione di una falda. Nella moda contemporanea, i cappelli a forma di teschio sono una parte indispensabile dell’abbigliamento casual urbano. Alcuni stili sono stati anche adottati come simboli sartoriali da varie sottoculture urbane.

Le prime versioni di questi cappelli furono indossate dalle donne nel XII o XIII secolo. Erano fatti di velluto ricamato, taffetà o raso e indossati sopra un velo. Sia gli uomini che le donne indossavano copricapi di velluto nero nel XVI secolo, ma le donne in seguito hanno continuato a rifinire i loro con pizzi e pellicce per tutto il XIX secolo. In questo periodo, i copricapi lavorati a maglia servivano a uno scopo pratico per i portuali, i saldatori e altri operai. I cappelli a forma di teschio tenevano i capelli lontani dagli occhi e proteggevano la testa dal freddo durante le giornate fredde.

Negli anni ‘1990, la divulgazione degli sport per il freddo come lo snowboard e la tendenza dell’abbigliamento grunge ha catapultato i cappelli a forma di teschio nella moda mainstream. La moderna calotta cranica è realizzata in pile o altri tessuti sintetici che rimuovono l’umidità, disponibili in vari modelli. I cappelli in tessuto che assomigliavano a berretti da slittino divennero popolari anche tra gli atleti che partecipavano allo snowboard e ad altri sport invernali. Questi cappelli erano fatti di lana grossa e servivano allo scopo pratico di mantenere il calore corporeo intrappolato piuttosto che una dichiarazione sartoriale.

Gli anni ‘1990 hanno visto anche l’appropriazione di cappelli a forma di teschio da parte degli skateboarder urbani. Hanno iniziato a chiamare i berretti “berretti” e, come molti altri termini gergali di strada, il nome è rimasto. I berretti erano disponibili in varie forme, dimensioni e colori, ma la caratteristica più distintiva che avevano era una toppa, un logo o un marchio intrecciato dove si suppone che la tesa fosse nei cappelli convenzionali. La visibilità del marchio era importante, poiché gli skater preferivano abbinare i loro berretti alle loro tavole o scarpe da skate. In effetti, quasi tutti i produttori di scarpe da skate hanno cappelli a forma di teschio con colori e stili che si abbinano.

Quando i grandi artisti rap hanno iniziato a indossare cappelli a forma di teschio, il berretto è diventato un accessorio popolare nella comunità hip-hop. Poiché la moda hip-hop è in gran parte influenzata dalle tendenze dell’abbigliamento sportivo, i berretti che indossavano spesso provenivano da marchi di skate. A volte i loro cappelli riportavano affermazioni come “vita da delinquente” invece di un logo di abbigliamento sportivo.