Il termine “seconda superpotenza” ha avuto diversi significati, ma il più recente è stato coniato nel 2003, quando il giornalista del New York Times Patrick Tyler ha descritto la forza dell’opinione pubblica mondiale come una seconda superpotenza. Molte organizzazioni di attivisti hanno colto l’idea e questo uso del termine si è diffuso rapidamente, comparendo in una serie di pubblicazioni da giornali prestigiosi a newsletter di attivisti.
La “prima superpotenza” in questo caso sono gli Stati Uniti, una nazione con un’enorme influenza sul resto del mondo, grazie alla sua potente economia, forte esercito e forza politica muscolare. Durante molte parti del 20 ° secolo, la Russia è stata la “seconda superpotenza”, poiché molte persone credevano che la Russia avesse la capacità di affrontare gli Stati Uniti in una guerra, sebbene la perdita di vite umane sarebbe stata probabilmente piuttosto grande. Con il declino del potere della Russia, tuttavia, è stato lasciato un vuoto nella struttura del potere globale, consentendo agli Stati Uniti di raggiungere una posizione di supremazia.
Nel 2003, tuttavia, il 15 febbraio milioni di persone si sono presentate in tutto il mondo per protestare contro l’imminente coinvolgimento americano in Iraq. Queste proteste hanno attirato una grande attenzione, poiché si sono verificate nelle città di tutto il mondo, dimostrando un disgusto globale per la guerra. Tyler ha scritto di questa esibizione dell’opinione pubblica come di una seconda superpotenza, e molte persone l’hanno interpretata nel senso che l’attivismo e l’opinione globale potrebbero cambiare il corso degli eventi del governo.
Alcuni hanno anche suggerito che l’Unione europea potrebbe diventare una seconda superpotenza a sé stante, poiché i suoi singoli paesi membri hanno mostrato una notevole propensione all’organizzazione e l’Unione europea ha iniziato a diventare una forza nella politica globale poco dopo la sua fondazione, grazie alla forza economica e politica collettiva dei suoi membri.
Numerose persone e organizzazioni di spicco hanno iniziato a parlare del ruolo della seconda superpotenza nella politica globale, dal Segretario generale delle Nazioni Unite Kofi Annan a Greenpeace. Nonostante il fatto che le massicce proteste contro la guerra che hanno ispirato il termine siano state inefficaci, molte persone credono ancora che gli individui abbiano il potere di influenzare i loro governi e che unire “cuori e menti”, come ha detto un giornalista, possa avere un impatto nel mondo.