Cos’è Fasil Ghebbi?

Fasil Ghebbi è una grande fortezza a Gondar, in Etiopia. È un sito del patrimonio mondiale dell’UNESCO e lo è stato dal 1979. Fu il palazzo reale degli imperatori d’Etiopia per gran parte del XVII e XVIII secolo.

Gondar è una grande città dell’Etiopia, che per un periodo fu la capitale dell’Impero. All’inizio, gli imperatori etiopi non avevano una città fissa come capitale. Invece, hanno vissuto stili di vita semi-nomadi, viaggiando per il loro regno con il loro seguito reale, vivendo in tendopoli temporanee. A metà del XVI secolo gli imperatori iniziarono a stabilirsi in una regione, intorno al lago Tana, per gran parte dell’anno.

All’inizio del XVII secolo, l’imperatore Fasilides aveva scelto Gondar come sede della nuova capitale del suo impero. Il motivo per cui esattamente Fasilides scelse Gondar è incerto, ma ci sono una serie di leggende che cercano di spiegare la sua scelta. La più popolare sostiene che apparve un arcangelo e profetizzò che la nuova capitale sarebbe stata costruita in una città il cui nome iniziava con la lettera G. Un’altra leggenda narra che quando Fasilides era in una battuta di caccia, un bufalo, guidato da Dio, guidò Fasilides al sito di Gondar.

Fasil Ghebbi, all’interno di Gondar, è un’enorme fortezza. Fasil Ghebbi racchiude molte strutture, tra cui il Palazzo di Iyasu, il Castello di Mentewab e il Castello di Fasilides. Il sito è imponente e maestoso e molti lo hanno descritto come il Camelot dell’Africa.

Il castello di Fasilides fu costruito alla fine del 1640 e si trova ancora in condizioni relativamente incontaminate. Sembra quasi fuori luogo a molti che visitano, apparendo in molti modi come un castello europeo trasportato in Africa. L’architettura è piuttosto varia, attingendo agli stili islamici, hindi e barocchi e combinandoli in modo esteticamente gradevole e militarmente abile.

Fasilides era noto per la sua architettura, erigendo non meno di sette chiese e sette importanti ponti durante il suo periodo di imperatore. Fasil Ghebbi è sicuramente il suo risultato più impressionante, comunque. Richiama un’epoca di grande impero nella regione e può essere un’esperienza molto illuminante per gli occidentali che non conoscono la storia imperiale dell’Africa nord-orientale.

Anche il Palazzo di Iyasu, anch’esso all’interno di Fasil Ghebbi, è un risultato sbalorditivo. A suo tempo è stato descritto come più grande anche della Casa di Salomone. Si diceva che fosse riccamente decorato con ogni sorta di ornamento. Le foglie d’oro adornavano i soffitti, così come le pietre preziose della migliore qualità. L’avorio e la raffinata lavorazione del legno ricoprivano le pareti interne, così come i maestosi dipinti di flora. Negli anni trascorsi, tuttavia, tutti questi ornamenti sono svaniti, spostati altrove, saccheggiati o distrutti dalle ingiurie del tempo. Il palazzo di Iyasu, come gran parte di Fasil Ghebbi, ora non è altro che un riflesso del suo antico splendore.