Con che frequenza i poli magnetici della Terra “si capovolgono”?

Negli ultimi 20 milioni di anni, il nord magnetico e il sud magnetico hanno cambiato posto all’incirca una volta ogni 200,000-300,000 anni, secondo le prove raccolte da antiche rocce. Tuttavia, l’ultima grande inversione – quando il nord magnetico indicava l’Antartide piuttosto che l’Artico – si è verificata circa 780,000 anni fa, quindi la Terra potrebbe essere in ritardo per un’altra inversione. Questo processo geomagnetico è legato al movimento del nucleo di ferro rotante del nostro pianeta. Nonostante alcune previsioni apocalittiche, la maggior parte degli scienziati non pensa che la prossima inversione totale dei poli magnetici significherà una catastrofe per la Terra. L’inversione avverrebbe nell’arco di centinaia o migliaia di anni e potrebbe non accadere presto.

Un mondo capovolto (magneticamente, almeno):

I campi magnetici si trasformano, si spingono e si tirano l’un l’altro tutto il tempo. Alcuni scienziati affermano che il cambiamento climatico potrebbe essere correlato a questo cambiamento.
Il campo magnetico del pianeta aiuta a proteggere gli esseri umani dalle radiazioni solari e cosmiche. Un capovolgimento prolungato potrebbe significare che la Terra sarebbe leggermente meno protetta dai raggi spaziali dannosi.
Animali come uccelli, salmoni e tartarughe marine utilizzano il campo magnetico terrestre per la navigazione e potrebbero essere confusi durante un’inversione. Ma gli scienziati non vedono prove che porterebbe a estinzioni di massa.