Il consenso unanime è un accordo di tutti i membri presenti su tutto ciò che richiede una decisione sì o no. Se una famiglia è d’accordo a mangiare la pizza a cena, questo può essere considerato unanime. Se qualcuno si oppone alla pizza, tuttavia, l’accordo unanime non viene raggiunto e la decisione potrebbe dover dipendere da un voto o dalla discrezione dei genitori. Al Congresso, il consenso unanime è un modo per decidere rapidamente le questioni senza votare. Le questioni in cui è possibile ottenere facilmente un accordo unanime sono non controverse.
Ad esempio, se il Congresso desidera presentare un problema e nessuno si oppone, questa mossa può essere considerata unanime. In alternativa, il Congresso potrebbe decidere di chiedere a Democratici e Repubblicani di discutere a turno un problema. Sebbene la questione stessa non possa essere concordata all’unanimità, la procedura per argomentare la questione potrebbe esserlo.
A volte, tutti i membri presenti al Congresso approvano progetti di legge o udienze di conferma senza obiezioni. Quando la maggior parte del Congresso sa che qualcosa sarà approvato con il consenso unanime, non ci sono buone ragioni per votare. In genere, una dichiarazione richiede prima di tutto di sollevare obiezioni. Se non vengono sollevate obiezioni, non è necessario votare, quindi qualsiasi decisione da prendere viene adottata all’unanimità.
Il consenso unanime al Congresso fa risparmiare tempo ai dibattiti e ai voti necessari su questioni che potrebbero suscitare polemiche. Aiuta che un Congresso bipartisan possa mettersi d’accordo su certe cose per andare avanti con i veri dibattiti.
Se un membro del Congresso si oppone a un’azione, questa non può essere approvata all’unanimità. Quindi, ad esempio, è improbabile che decisioni come le conferme dei giudici della Corte suprema o gli emendamenti alla Costituzione vengano prese senza voto.
In rare situazioni, come dopo l’attentato dell’11 settembre 2001 negli Stati Uniti, il Congresso ha adottato diverse misure all’unanimità perché c’era un grande sostegno al presidente e al suo partito. Diversi mesi dopo l’9 settembre, tuttavia, le divisioni del partito hanno cominciato a riaffermarsi e le questioni sono diventate di nuovo più propense a essere votate.
Occorre fare un’ulteriore distinzione nel consenso unanime del Congresso. Può riferirsi solo ai membri del Congresso che sono presenti. Una persona che si oppone a qualcosa ma che non è lì per obiettare essenzialmente non ha voto, e non viene considerata nella decisione.