Cos’è l’origami del DNA?

Un nuovo entusiasmante metodo di manipolazione del DNA potrebbe essere molto promettente per il futuro dell’elettronica molecolare. È un origami del DNA, nato da un’idea del ricercatore del Caltech Paul Rothemund. L’origami del DNA è sbalorditivo nelle sue possibilità, ma impiega le tecniche più semplici e una delle pratiche più eleganti dell’arte.
Ricorda che il DNA arriva nella celebre “doppia elica”, una coppia di filamenti di materiale molecolare che si intrecciano. Il DNA viene utilizzato da quasi tutti gli organismi del pianeta per produrre proteine ​​tramite una serie speciale di “istruzioni”. Se potessimo in qualche modo far funzionare quelle istruzioni per noi, allora potremmo costruire sulle nostre cose che altrimenti sarebbero fatte dalla natura. L’origami del DNA è il primo passo in questo processo.

L’origami del DNA potrebbe sembrare un po’ il tipo di clonazione che fa parte del dibattito sull’etica pubblica in corso, ma è in sostanza ciò che Rothemund e altri stanno facendo. Invece di modellare interi animali o esseri umani, tuttavia, questi ricercatori stanno realizzando prodotti molto più piccoli poiché danno un grande contributo al futuro della ricerca sul DNA. Nello specifico, stanno piegando i filamenti di DNA in forme rudimentali come volti sorridenti e fiocchi di neve, prima di tutto, per dimostrare che si può fare. Ovviamente sono state create figure più complicate, inclusa una mappa piuttosto impressionante dell’emisfero occidentale, e l’obiettivo finale è quello di formare forme sempre più complesse per produrre il risultato finale desiderato, l’elettronica molecolare. DNA origami, incontra percorsi elettronici.

L’origami del DNA è così chiamato a causa del modo in cui il DNA viene manipolato. Modellando i filamenti di DNA in varie forme, gli scienziati stanno rispecchiando l’origami, la pratica di piegare la carta in varie forme. Piegare il DNA in qualcosa che assomigli a un circuito stampato potrebbe essere in un futuro relativo, poiché le forme bidimensionali che Rothemund e altri hanno già creato sono solo i primi passi di un processo che si prevede includerà forme 3D in un futuro non troppo lontano. Gli scienziati potrebbero quindi prendere quei circuiti stampati origami del DNA e collegarvi cavi o tubi super-minuscoli per creare un processore elettrico super-minuscolo. L’ultima estensione di questo potrebbe essere un processore elettrico più grande prodotto collegando un sacco di piccoli, sulla stessa teoria che i volti sorridenti 2D degli origami del DNA di oggi sono i precursori delle figure 3D di domani.