Il periodo paleogene è un periodo geologico che si estende da 65.5 milioni di anni fa, quando i dinosauri furono fatti estinguere da un asteroide, a 23 milioni di anni fa, quando il periodo si concluse con un esteso episodio di raffreddamento globale. Rispetto ai giorni nostri, il Palogene era un periodo caldo e, come tale, è talvolta chiamato “una continuazione del Mesozoico, ma con i mammiferi”.
Proprio come durante il Mesozoico, durante il Paleogene, il mondo era caldo, senza calotte polari e fitte foreste si estendevano più a nord ea sud, in posti come il Wyoming. Il Paleogene aveva livelli del mare alti, ma non così alti come durante il Cretaceo precedente, e fatta eccezione per l’inondazione di ampie porzioni dell’Eurasia centrale, la configurazione dei continenti era più o meno la stessa di oggi.
Il Paleogene fu caratterizzato dalla rapida diversificazione dei mammiferi e dal riempimento di numerose nicchie lasciate aperte dall’estinzione di tutti i dinosauri non aviari, pterosauri (rettili volanti) e grandi rettili marini (plesiosauri, mosasauri, ecc.) tuttavia, a differenza del giganteschi dinosauri che vennero prima di loro, i mammiferi terrestri del primo Paleogene erano relativamente piccoli, nessuno più grande di un orso, e la maggior parte molto più piccolo, delle dimensioni di un gatto. Mammiferi più grandi, come gli antenati dei rinoceronti, si sono evoluti a metà del periodo.
Molti dei gruppi che dominavano il Paleogene sono oggi estinti. Si pensa che l’animale simile a un puma Mesonychia sia stato uno dei principali spazzini o predatori del primo Palogene. Nella prima parte del Paleogene si sono evoluti gatti, maiali e balene. Nel mezzo del Paleogene, si sono evoluti i pipistrelli, gli antenati degli elefanti, e Eohippus, il primo cavallo. Verso la fine del periodo si sono evoluti i roditori ei primi primati, insieme ai condilarti, considerati gli antenati dei moderni erbivori ungulati. Vari primi spin-off di animali come il cavallo, come il Propalaeotherium, le cui linee evolutive si sarebbero estinte senza lasciare discendenti, si sono evoluti durante questo periodo.
Nei cieli, gli uccelli erano impegnati al lavoro per occupare la nicchia lasciata vuota dalla morte degli pterosauri. Gli uccelli si sono evoluti in una varietà di fantastici colori, forme e dimensioni, entro la fine del periodo raggiungendo un livello di diversità simile a quello odierno. Negli oceani, con la morte delle ammoniti, il mollusco predominante divenne calamaro, mentre gli squali crebbero in diversità e numero fino ad occupare le nicchie lasciate vuote dalla scomparsa dei grandi rettili marini. A questi si unirono presto le balene, che impiegarono decine di milioni di anni per raggiungere le dimensioni attuali.