Un eremita è un recluso che vive isolato dalla società. Il termine deriva dalla parola greca eremos, per deserto o abitante del deserto. Nel cristianesimo, eremita si riferisce ai 40 anni di vita eremitica, vagando nel deserto, portando grande cambiamento e convinzione religiosa.
Una persona può essere un eremita religioso, laico o spirituale. La comunanza è che lui o lei vive una vita solitaria di isolamento. La maggior parte degli eremiti spirituali si è completamente ritirata dalla società, mentre molti eremiti religiosi vivono la vita di un monaco entro i confini di un eremo. Nei tempi moderni, chiunque viva al di fuori della società è considerato un eremita, indipendentemente dalle sue motivazioni o dai suoi obiettivi.
Gli eremiti cattolici romani sono indicati come monaci. Vivono in armonia all’interno del loro monastero, spesso in silenzio e concentrano i loro sforzi sui testi sacri e sul lavoro consapevole. Spesso la loro attività quotidiana è al servizio di tutta l’umanità. La semplicità crea un ambiente per una vita di contemplazione, preghiera e canto gregoriano.
I monaci buddisti vivono uno stile di vita simile, circondati da una compagnia sacra. Sono focalizzati sulla meditazione, contemplazione, canto e recitazione di testi sacri. La loro attività quotidiana è di servizio disinteressato e devozione.
Un eremita cerca questo stile di vita per eliminare le distrazioni e le trappole della società. La semplicità è indispensabile per abbracciare la vita di un eremita. Ciò include anche una dieta semplificata perché il cibo può essere una distrazione per la loro attenzione concentrata.
Per l’eremita spirituale, o asceta, vive una vita totale di isolamento. Preferibilmente, vivono in una grotta o in una foresta, lontano da qualsiasi civiltà. Ciò consente all’eremita di vivere in silenzio e di concentrarsi sul flusso naturale della creazione. Questo a sua volta gli dà una comprensione dello scopo e delle vere benedizioni della vita. Questi eremiti vivono al di là dell’ego in uno stato che porta totale appagamento.
Vivere da eremita è seguire un percorso di devozione a Dio, alla natura e al proprio io interiore. Rinunciando a tutte le preoccupazioni mondane e sociali, si diventa naturalmente più in sintonia con il Dio o gli dei del proprio cuore. Rinunciando e lasciando andare tutti i preconcetti e le opinioni, questo stile di vita permette al divino di trasparire avanzando e aprendo il sentiero contemporaneamente.
Un antico racconto del Tao racconta la storia del discepolo di Lao Tsu che fu mandato nella sua grotta per contemplare il Tao. Gli fu detto di tornare quando lo avesse capito. Dopo ripetuti rifiuti, il discepolo finalmente si presentò a Lao Tsu e disse: “Maestro, ho esaurito ogni sforzo per conoscere il Tao. Mi arrendo.” In quel momento, Lao Tsu disse amorevolmente: “Ah, ora possiamo iniziare”.
Un eremita può abbracciare molte differenziazioni dello stile di vita. L’isolamento permette allo spirito di connettersi con gli aspetti divini della vita in un modo difficile per il capofamiglia. La fonte, il corso e l’obiettivo di ogni eremita sono ottenere l’illuminazione spirituale.