Qual è la relazione tra struttura del capitale e costo del capitale?

La struttura del capitale e il costo del capitale hanno una relazione diretta in termini di benessere finanziario di un’impresa. Quando in equilibrio, sia la struttura del capitale che il tipo specifico di costo del capitale impiegato possono aiutare a selezionare il giusto tipo di investimenti da fare per conto dell’azienda, come utilizzare al meglio le risorse che non sono necessarie per la giornata all’operatività quotidiana dell’azienda, e anche come acquistare l’attrezzatura che fornisce i maggiori benefici nel tempo a quell’attività principale. Senza mettere in relazione la struttura del capitale e il costo del capitale con le attività aziendali nel modo più produttivo possibile, aumenta il potenziale di fallimento dell’operazione.

Per comprendere la relazione tra struttura del capitale e costo del capitale, è necessario definire ciascun termine. La struttura del capitale si riferisce al mix di debito a breve ea lungo termine detenuto dall’azienda, insieme ai livelli di common equity e preferred equity. Il debito includerà eventuali emissioni obbligazionarie in essere, nonché elementi esigibili con durata pari o superiore a un anno. Le azioni includeranno gli utili non distribuiti dell’attività nonché le azioni ordinarie e privilegiate detenute come parte del patrimonio aziendale. Il costo del capitale si riferisce ai benefici o ai ritorni che un’azienda si aspetta di generare dall’assunzione di un progetto specifico, come la costruzione di un nuovo impianto di produzione.

Ciò significa che la connessione tra struttura del capitale e costo del capitale aiuta a dimostrare come le decisioni su come gestire un’impresa abbiano un impatto diretto sia sul debito che sul capitale che l’impresa detiene in un dato momento. Ad esempio, se un’analisi del costo del capitale indica che i rendimenti derivanti dalla costruzione di un nuovo impianto non si tradurranno in alcun aumento apprezzabile nella generazione di ricavi, la struttura del capitale sarebbe influenzata negativamente dall’aumento del debito senza una sorta di crescita del patrimonio netto per compensare tale spesa extra. Di conseguenza, la stabilità finanziaria dell’impresa ne risente.

Non riuscendo a riconoscere la relazione tra struttura del capitale e costo del capitale, aumenta la possibilità di contrarre ulteriori debiti senza generare molto in termini di benefici. Nel tempo, questo può indebolire l’azienda al punto che non è possibile continuare a operare. Mantenere l’equilibrio tra debito e capitale entro un intervallo ragionevole consentirà all’azienda di rimanere redditizia durante le crisi economiche e di avere maggiori possibilità di rimanere operativa a lungo termine.

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