Il percorso spirituale Siddha Yoga si basa essenzialmente sulla filosofia che concentrarsi sul sé interiore può avvicinare a Dio. Attinge molto dalle tradizioni spirituali dello Shivaismo del Kashmir e del Vedanta indù. Il Siddha Yoga è presentato dai suoi praticanti come una spiritualità individuale che viene spesso sviluppata in una comunità di compagni di fede. A seconda della percezione individuale dell’organizzazione, viene in genere definita un nuovo movimento religioso o un culto.
Siddha Yoga è una combinazione di pratica quotidiana e insegnamenti impartiti da un guru. Gli insegnamenti includono istruzioni sulle filosofie di base della scoperta di sé, del servizio agli altri e dell’adesione alle tradizioni scritturali della religione indù. La pratica include la meditazione, il canto e l’ascolto di musica sacra. Queste attività sono in genere svolte nei centri di meditazione e nei ritiri, sebbene alcune attività quotidiane possano essere praticate anche a casa.
Uno studente nuovo al Siddha Yoga di solito viene iniziato spiritualmente con una pratica nota come shaktipat diksha. Questo è un processo mediante il quale il guru accoglie uno studente volenteroso con un gesto simbolico come un tocco, un mantra o una parola sacra. In questo modo, si crede che il guru sia penetrato e sia entrato nello spirito dello studente. Alcuni seguaci del metodo hanno descritto questo processo come l’aura del guru che avvolge lo studente.
Swami Muktananda Paramahamsa ha fondato il Siddha Yoga in India, sotto la guida del suo maestro spirituale Bhagawan Nityananda. Alla fine aprì diversi centri di meditazione in tutto il mondo. Ci sono stati centri in Giappone, Stati Uniti, Gran Bretagna, Australia e Francia, tra molte altre nazioni. Il movimento tende a concentrarsi sui più grandi ashram di New York e Ganeshpuri, in India. Alla morte di Swami Muktananda nel 1982, il suo discepolo Gurumavi Chidvilasanada, originariamente conosciuto come Malti Shetty, assunse la guida spirituale del movimento Siddha Yoga.
C’è stata una controversia sulle azioni di alcuni guru Siddha Yoga e del movimento in generale. William Rodarmor nel 1983 e Lis Harris nel 1994 hanno sollevato dubbi sulla pratica in diversi articoli pubblicati. Dal 1996, anche il sito Leaving Siddha Yoga ha mantenuto una voce altamente critica sul movimento e sui suoi leader. Le accuse contro il movimento hanno incluso abusi sessuali, controllo mentale e lotte intestine dirompenti e inappropriate tra i guru e i loro associati. Ci sono stati anche profili principalmente positivi del movimento in articoli su diverse riviste popolari.