Cos’è la Sindone di Torino?

La Sindone di Torino è un antico manufatto che molti credono essere il sudario funerario di Gesù Cristo. Conservata come reliquia religiosa nella Cattedrale di San Giovanni Battista a Torino, la Sindone è un pezzetto di tessuto lungo circa 15 piedi (4½ metri) per 3½ piedi (1 metro) di larghezza. Si pensa che sia un sudario funerario perché porta un’immagine debole, appena distinguibile se non nelle fotografie, del corpo di un uomo. L’immagine sul sudario mostra un uomo che porta ferite compatibili con la morte per crocifissione. Ci sono due immagini, testa a testa, come se un corpo fosse adagiato sul panno, i piedi su un bordo, e il panno fosse piegato sul corpo.

La prima apparizione dimostrabile della Sindone di Torino avvenne nel 1357, in Francia. Si sosteneva allora che fosse il lenzuolo funerario di Gesù, ed esistono rapporti precedenti che potrebbero riferirsi allo stesso panno in vari luoghi nel suo viaggio verso – eventualmente – Torino, ma il 1357 è la prima apparizione dopo la quale la posizione della Sindone era continuamente conosciuta .

Numerose sono le teorie, miracolose e naturali, per spiegare come sia nata l’immagine sulla Sindone di Torino. La spiegazione miracolosa è che l’immagine si è formata nel momento in cui Gesù è risorto, come sottoprodotto dell’energia che è stata rilasciata. Una spiegazione più naturale è che si trattasse di un’interazione chimica, simile alla fotografia, tra il telo del sudario e il gas rilasciato da un corpo in decomposizione. Questa spiegazione, se vera, non dice nulla sull’identità dell’abitante della sindone.

Alcuni scienziati intrattengono addirittura la possibilità che l’immagine sulla Sindone sia una bufala perpetrata nel Medioevo, forse da Leonardo da Vinci, noto per amare gli scherzi e le bufale di questo tipo. Altri sottolineano il fatto che l’immagine fosse visibile prima dei tempi di Leonardo. Ciò non significa che non sia una bufala, ovviamente, ma riduce la possibilità che Leonardo fosse il colpevole, anche se è ancora possibile che abbia aumentato la somiglianza con il volto di un uomo con un po’ di licenza artistica.

Nel 1988 sono stati raccolti minuscoli frammenti della Sindone di Torino per la datazione al carbonio. Poiché il materiale oggetto di datazione è andato distrutto nel test, i proprietari della Sindone erano riluttanti a separarsi da fili più che minuti. Il test di datazione al carbonio, che può dire con precisione l’età di qualsiasi cosa una volta vivente, come le fibre che componevano il tessuto stesso, colloca l’età del tessuto esattamente nel Medioevo. Cioè, se la datazione al carbonio fosse stata eseguita correttamente, la Sindone di Torino non poteva essere il lenzuolo funebre di Gesù, poiché il tessuto proveniva da piante vissute oltre mille anni dopo la sua epoca.

Molte persone investite nell’autenticità della Sindone di Torino sostengono che la datazione al carbonio della Sindone non prova nulla. La cappella che ospita il sudario è stata danneggiata da un incendio nel 1500: il test potrebbe aver semplicemente datato le particelle di fumo o cenere di quell’incendio, affermano. I fili potrebbero anche essere stati tratti da patch che sono state messe sul sudario dopo questo evento. In ogni caso, non sono stati resi disponibili ulteriori campioni per la datazione scientifica. Di conseguenza, le persone che vogliono credere nell’autenticità della Sindone di Torino, e le persone che vogliono credere che sia una bufala o un manufatto del Medioevo, sono ugualmente libere di farlo.