Cosa sono le armi d’assedio?

Le armi d’assedio risalgono ai primi giorni della guerra ed erano i dispositivi più temibili e distruttivi del loro tempo. Sebbene le armi d’assedio siano in gran parte passate di moda con l’invenzione della polvere da sparo e di altri ordigni esplosivi, il loro scopo principale era quello di creare una breccia nelle mura di città, castelli e fortezze. Potrebbero essere utilizzati da lunghe distanze e generalmente erano progettati per scagliare pietre massicce, materiali fiammeggianti e persino animali morti contro un nemico.

Le prime armi d’assedio furono molto probabilmente l’ariete e la scala d’assalto. Il primo ariete era probabilmente solo un grosso tronco spinto da molti uomini contro una porta. Più tardi, l’ariete divenne piuttosto sofisticato, con manici, un’estremità appesantita e appuntita e persino un tipo di tetto che proteggeva gli operatori dall’essere ustionati dall’olio bollente, dall’acqua o dal piombo scaricato sui parapetti del castello. Alcuni archeologi ora pensano che il cavallo di Troia, come descritto dal poeta Virgilio nella sua Eneide, fosse in realtà un gigantesco ariete.

Le armi d’assedio hanno assunto molte forme innovative e sempre più distruttive. A causa delle loro spese e delle enormi dimensioni, le macchine venivano spesso costruite sul campo di battaglia. Alessandro Magno era un fan dell’arma d’assedio e si presume che la leggendaria torre d’assedio conosciuta come “Elepoli” fosse alta più di 100 piedi (30.5 m), piena di arcieri esperti e ricoperta di ferro. Le legioni romane preferivano assaltare enormi fortificazioni nemiche costruendo massicce rampe di terra che superassero l’altezza delle mura, un processo che poteva richiedere anni e provocare la morte di innumerevoli lavoratori.

Le armi d’assedio hanno davvero fatto centro durante il periodo medievale. La catapulta fu progettata per la prima volta nell’antica Grecia e il trabucco creato in Cina nel IV secolo a.C. La loro popolarità nelle battaglie europee raggiunse nuove vette tra il IV e il XVI secolo d.C. Entrambe le macchine erano progettate per scagliare di tutto, dalle palle di cannone e rocce alle carogne e cadaveri umani. I primi erano usati per abbattere le difese, mentre i secondi avevano lo scopo sia di terrorizzare i residenti della città che di diffondere malattie.

Un’altra terrificante arma d’assedio era la balista, una balestra che sparava un enorme dardo. La corda dell’arco di questo dispositivo è stata tirata indietro da molti soldati. Man mano che la scienza progrediva e la tecnologia aumentava, gli uomini giravano una grossa manovella o una vite meccanica per armare la corda. Una volta liberata, la freccia gigante si sarebbe abbattuta sui difensori, causando una vasta devastazione.