Che cos’è l’archiviazione stabile?

Le informazioni memorizzate sul disco rigido di un computer vengono registrate come una serie di impulsi magnetici; non può essere letto, utilizzato o manipolato senza l’hardware che lo memorizza. Danni fisici all’unità e altri tipi di danneggiamento del sistema, inclusi i virus, possono facilmente compromettere l’integrità delle informazioni archiviate su un’unità alterando o danneggiando il sistema di archiviazione dell’unità. Garantire un’archiviazione stabile in un computer significa costruire un sistema di archiviazione delle informazioni garantito contro gli errori immediati a seguito di un’operazione di scrittura, che aggiunge o sostituisce i dati archiviati. I dischi rigidi commerciali di base non si qualificano come archiviazione stabile da soli; tuttavia, con software e strumenti di configurazione, possono soddisfare le esigenze di storage stabile.

Per essere considerata un’archiviazione stabile, seguendo una procedura di scrittura – in cui le informazioni vengono salvate sul disco – un’unità deve essere in grado di rileggere immediatamente le informazioni esatte appena scritte, senza errori. Questo spiega perché i dischi rigidi commerciali falliscono come memoria stabile: c’è sempre la possibilità che un’unità restituisca un messaggio di errore a seguito di qualsiasi operazione di scrittura specifica. Tuttavia, esistono alcune tecniche per trasformare i dischi rigidi commerciali in dispositivi di archiviazione stabili.

Aumentare la stabilità dei dischi rigidi commerciali è possibile attraverso tecniche di gestione del software. Una tecnica di gestione del software che si applica è forzare l’unità a scrivere in due posizioni separate sul disco per ogni operazione di scrittura, fornendo ridondanza. Mentre uno di questi posti potrebbe restituire un errore, è statisticamente improbabile che l’altro faccia lo stesso, risultando in un livello più elevato di archiviazione stabile.

Un’altra tecnica è la creazione di un array ridondante di dischi economici, o RAID in breve. Un volume RAID1 è una tecnica di volume ridondante nota come “mirroring”. Utilizza due dischi rigidi che lavorano in tandem. Quando viene eseguita un’operazione di scrittura, le stesse informazioni vengono scritte su entrambe le unità contemporaneamente. Ciò fornisce una soluzione di backup in tempo reale per tutti i dati sull’unità, rendendola una forma più sicura di archiviazione stabile.

Ci sono aspetti negativi di queste tecniche. Il primo è l’economia; in entrambi i casi, la dimensione effettiva del disco rigido è dimezzata, poiché le informazioni vengono costantemente duplicate a scopo di backup. Il secondo è il costo; con unità sostanzialmente dimezzate, le spese di archiviazione possono diventare considerevoli a seconda della quantità di dati da salvare.