Che cos’è una variabile dinamica?

Nella programmazione orientata agli oggetti, un oggetto può nascondere o rivelare i suoi attributi, o stato, e comportamenti, o metodi. Un oggetto può essere etichettato con modificatori “pubblico” o “privato” per mostrare o nascondere le informazioni, rispettivamente. Sia “privato” che “pubblico” sono variabili, ma sono diversi tipi di variabili. Il modificatore “pubblico” è una variabile dinamica, il che significa che l’esecuzione delle informazioni in fase di esecuzione di un programma è fluida.

Tutti i dati e i metodi degli oggetti sono, per impostazione predefinita, dinamici nella programmazione orientata agli oggetti. Ogni oggetto in un programma ha la sua variabile dinamica e il suo metodo dinamico. Vale a dire, l’esecuzione di ogni oggetto è fluida in fase di esecuzione e può cambiare quando si esegue nuovamente il programma. Questo viene eseguito in contrasto con le variabili statiche, in quanto la variabile statica viene allocata nella memoria fissa per tutta la durata del programma. Vale a dire che una volta che la variabile è assegnata allo spazio di memoria, non viene distrutta alla fine di una funzione.

Una variabile dinamica può essere utilizzata per raccogliere valori di campo da utilizzare in seguito. Il programma può utilizzare un valore limite di soglia e confrontarlo con un determinato valore di campo elaborato. Vengono eseguite diverse serie di operazioni per i valori di campo, a seconda che il valore sia minore o maggiore del suo valore limite di soglia. Una variabile dinamica è distinguibile da altre variabili in quanto il suo valore di soglia può cambiare nel corso della vita di un programma.

Le variabili statiche e le variabili dinamiche sono differenziate in quanto i valori delle variabili sono rispettivamente fissi o fluidi. Le variabili statiche sono simili alle costanti in matematica, come il valore immutabile di (pi). Le variabili dinamiche, al contrario, non hanno un valore costante e quindi possono modificare un valore di soglia.

I distributori automatici sono esempi di macchine che eseguono programmi con variabili dinamiche. La quantità di prodotto in un distributore automatico è in continua evoluzione man mano che viene erogata dalla macchina. Questa quantità è una variabile dinamica e, poiché il suo valore cambia costantemente, un programma tiene traccia del valore per determinare se la macchina deve essere ricaricata.

Quando si programmano variabili, comprese le variabili dinamiche, è buona norma denominare la variabile in base al metodo dell’oggetto oa ciò che fa nel programma. Ad esempio, se esiste una determinata variabile che tiene conto della misura della scarpa, potrebbe essere denominata “misura_scarpa”. È anche una pratica normale iniziare la variabile dinamica con una lettera minuscola e inserire un trattino basso tra più parole.