Cosa significa “Tre fogli al vento”?

Tra gli eufemismi e le espressioni colorite usate per descrivere l’ebbrezza estrema o l’ubriachezza, la frase tre fogli al vento spesso spicca come particolarmente curiosa. Alcune persone potrebbero chiedersi perché tre fogli invece di uno o due, e cosa hanno a che fare con l’eccessiva indulgenza con l’alcol. La risposta sta nella storia della nautica.

L’espressione originale era in realtà tre fogli AL vento, non AL vento. Nel mondo della vela, la parola foglio si riferisce in realtà a una corda, non alla vela che controlla, anche se alcune fonti nautiche suggeriscono che la parola una volta si riferisse agli angoli di una vela. Nello specifico, una scotta controlla il movimento orizzontale di una vela, mentre altri tipi di funi mantengono le vele verticalmente o staticamente stabili.

Se una scotta si allenta o è fissata in modo improprio, la vela può sbattere al vento ma la nave sarà comunque relativamente governabile. La perdita di due scotte renderà la vela troppo lenta per mantenere una rotta dritta, ma il capitano potrebbe essere in grado di compensare manipolando altre vele. Nel momento in cui tre strati sono al vento, la nave si dibatterà e traballerà, proprio come un marinaio ubriaco in licenza. Se quattro scotte sono al vento, la nave è praticamente morta in acqua.

Questo è il motivo per cui una persona in stato di torpore da ubriaco sarebbe descritta accuratamente come tre fogli al vento. Lui o lei sarebbe altrettanto instabile e incontrollabile come una nave con tre cime di scotta che svolazzano inutilmente nella brezza. L’espressione molto probabilmente è iniziata con i marinai che descrivevano il proprio stato di ebbrezza pubblica in base al numero di fogli che mancavano.

Essere un foglio al vento significava essere alticcio, ma comunque in grado di svolgere compiti lavorativi essenziali. Due lenzuola avrebbero significato essere chiaramente ubriachi, ma comunque in grado di tornare alla nave senza assistenza. Essere tre lenzuola al vento significava ubriachezza estrema, accompagnata da instabilità e uno stato alterato di coscienza. Lo scenario peggiore sarebbero quattro lenzuola al vento, che di solito significavano totale incoscienza e possibile avvelenamento da alcol.

Considerando che la scala nautica dell’ebbrezza pubblica arriva solo a quattro fogli, diventando tre fogli al vento dopo una notte di vino, donne e canti potrebbe non essere il miglior piano del mondo. Tagliare un foglio o due potrebbe essere una scommessa più sicura per tutti gli interessati.