Qual è la differenza tra ie ed eg?

Le differenze tra ie ed eg sono più significative di quanto molti pensino, e l’uso improprio delle due abbreviazioni è comune. Entrambe sono abbreviazioni di termini latini. Il primo, cioè, è l’abbreviazione di id est, che si traslittera come “che è” o “in altre parole”. Il secondo, ad esempio, sta per exempli gratia, che significa “per amore dell’esempio” ma è spesso tradotto come “per esempio”.

Ci si aspetterebbe di vedere ie usato per chiarire o mettere in altre parole qualcosa di precedentemente affermato. Quello che segue è l’uso corretto di ie: “Il suo cuore affondò quando la nave scomparve nell’acqua; cioè, era devastata.” Alcuni scrittori potrebbero usare ad esempio per errore qui, o anche usare le abbreviazioni errate ig o ei

Naturalmente, gli scrittori possono evitare di usare completamente l’una o l’altra abbreviazione sostituendo “in altre parole”, ad esempio In questo esempio, una persona potrebbe scrivere “Il suo cuore affondò mentre la nave scompariva nell’acqua. In altre parole, era devastata”. Poiché è probabile che le persone confondano ie ed eg, potrebbe essere saggio fare un’affermazione più semplice.

Quando uno scrittore vuole fare un elenco di diversi esempi per aumentare la comprensione del lettore, dovrebbe usare ad es. Ad esempio, si potrebbe scrivere: “Gli piacciono solo i giochi con la mazza; ad esempio cricket, softball e baseball”. Ancora una volta questo potrebbe essere semplificato scrivendo “Gli piacciono solo i giochi giocati con una mazza, come il cricket, il softball e il baseball”.

Le persone spesso si confondono perché presumono che significhi elencare esempi, ma non è così. L’affermazione: “Gli piacciono solo i giochi giocati con una mazza; cioè, cricket, softball e baseball”, non è corretto.
Occasionalmente, questa confusione si verifica perché uno scrittore vuole sembrare istruito e fare riferimento a termini latini come ie ed eg può farlo sembrare più intelligente. Questo è un errore comune fatto soprattutto dai giovani scrittori; es. matricole universitarie, medie e superiori. L’uso improprio crea ovviamente l’opposto di un sentimento educato; cioè, gli istruttori possono pensare che lo scrittore non sia molto intelligente.

Invece di esaminare attentamente il dizionario per parole o frasi latine estremamente impressionanti, lo standard generale nella scrittura è un inglese chiaro e comprensibile. I punti dovrebbero essere fatti senza eccesso di vocabolario. Inoltre, è sempre meglio per uno scrittore usare parole che può definire chiaramente piuttosto che immergersi in parole di cui pensa di conoscere il significato per impressionare il suo lettore.