Un sonetto elisabettiano è una forma di poesia che era popolare durante il regno della regina Elisabetta I in Inghilterra, dal 1558 al 1603. Il periodo è comunemente pensato in termini di William Shakespeare, che visse dal 1564 al 1616, quindi una poesia usata in una delle sue tante opere popolari veniva chiamata sonetto elisabettiano o sonetto shakespeariano. I tipi di poesie hanno 14 versi scritti in pentametro giambico e sono progettati per rimare in uno dei due modi principali. La forma italiana distingue i primi otto versi del poema come tema maggiore o ottava, e gli ultimi sei versi come sestetto di supporto per concluderlo. Nella versione inglese di un sonetto elisabettiano, ci sono tre gruppi di quattro versi alternati noti come quartine, seguiti da un gruppo di due versi noto come distico.
La poesia di questo tipo era così popolare ai tempi di Shakespeare che si stima che oltre 300,000 sonetti elisabettiani furono scritti in Europa durante il XVI secolo. Il loro tema principale riguardava il romanticismo, anche se molte prime versioni della letteratura sono ora considerate prive di artigianato o attenzione ai dettagli artistici. Sembrano invece essere stati un metodo più convenzionale e comune per esprimere le proprie emozioni durante il periodo di tempo. Il tema dominante dei poeti dell’epoca che scrivevano sonetti romantici era l’incessante devozione di un amante maschio all’oggetto del suo affetto e la tendenza della donna ad essere idealizzata e irraggiungibile.
L’origine del sonetto elisabettiano ha avuto luogo in Italia e può essere fatta risalire a Petrarca, noto letterato e poeta italiano del XIV secolo. Le versioni stampate del sonetto elisabettiano iniziarono a proliferare in Europa dopo il 14. La tradizione, tuttavia, si era già radicata verbalmente, molto prima, in Italia, Spagna e Francia.
L’idealismo e l’auto-tormento degli amanti ossessionati ritratti nei sonetti dell’epoca furono fondamentali per la loro ascesa in popolarità come forma di uso creativo del linguaggio e di espressione delle emozioni. Questa natura estrema della loro rappresentazione del comportamento umano probabilmente ha anche portato alla loro eventuale scomparsa dalla moda quando i processi pratici di meccanizzazione e industrializzazione hanno preso piede nella società. Il sonetto elisabettiano si concentrava in termini poetici in gran parte sulle donne non sposate e, poiché il ruolo delle donne cambiava nella società in una delle partnership più eque nella crescita economica, la passione dei sonetti crebbe fino ad avere una natura più neutrale rispetto al genere. Shakespeare ha utilizzato le sue opere per preservare l’intenzione del sonetto come espressione di passione e infatuazione tra i sessi, non offuscata dalle esigenze mondane del giorno.