Hard law è un termine usato per descrivere un particolare tipo di autorità legale fondamentale, in particolare nel diritto internazionale. Può essere meglio compreso rispetto alla sua controparte, la soft law. I documenti legali vincolanti e applicabili, come i trattati internazionali firmati e le risoluzioni delle Nazioni Unite, sono hard law. Dichiarazioni e linee guida non vincolanti che affermano semplicemente una filosofia generale e non sono applicabili se non nel tribunale di opinione generale sono soft law.
Il diritto internazionale è un foro giuridico unico. Tra paesi sovrani non esiste un organo di governo che possa esigere il comportamento con una certa legge del paese come una cosa ovvia. Le nazioni devono giungere a un accordo tra loro riguardo alla legge che seguiranno nelle loro relazioni reciproche. Questi accordi, spesso noti come trattati o risoluzioni, sono negoziati e firmati dalle autorità politiche competenti e diventano gli strumenti del diritto internazionale. La comunità internazionale ha istituito organi giudicanti, come l’ONU e la Corte mondiale, il cui compito è assicurarsi che i paesi rispettino i loro trattati internazionali o rischino di essere ostracizzati dal resto del mondo.
Le nazioni del mondo distinguono tra trattati firmati e gesti di buona volontà. Un trattato firmato è una legge dura. Sopravviverà alle mutevoli amministrazioni politiche di un paese fino a quando il paese non si ritirerà dal trattato. L’esecutività è una caratteristica fondamentale di uno strumento di diritto duro vincolante, poiché indicherà le sanzioni da infliggere se una parte si sottrae ai propri obblighi. Dichiarazioni di solidarietà e gesti di buona volontà esprimono la filosofia di un Paese, ma nulla impedisce al Paese di andare in una direzione diversa se i venti politici cambiano.
Forse il miglior esempio della dicotomia tra hard e soft law in atto è il diritto internazionale che governa l’Unione europea. In quanto comunità di nazioni sovrane, i paesi membri devono essere diligenti nella definizione dei loro obblighi ufficiali. L’ambiente cooperativo promosso dal sindacato ha però visto lo sviluppo di regole di condotta e di principi generali di soft law che sono espressione di una accresciuta congenialità tra le nazioni. Alcuni studiosi gettano un occhio capzioso su questo sviluppo perché la soft law manca delle caratteristiche importanti della hard law, come l’obbligo assunto, l’esecutività, l’uniformità e la capacità di giudicare la questione in tribunale. Alcuni ritengono che sia meglio mantenere gli obblighi di un paese limitati alla dura legge che il paese ha ufficialmente ratificato.