Quali sono le origini del coniglietto pasquale?

Il coniglietto pasquale deriva da un’antica associazione di lepri, conigli e uova con la stagione fertile della primavera. Poiché conigli e lepri sono allevatori prolifici che spesso producono grandi cucciolate in primavera e gli uccelli depongono le uova nello stesso periodo, entrambi sono serviti come simboli di fertilità nell’Europa occidentale fin dall’antichità. Il coniglietto pasquale combina questi due eventi nella forma di un coniglio che depone le uova che annuncia la stagione della nuova crescita e della vita dopo l’arido inverno.

Sembra che il coniglietto pasquale abbia avuto inizio in Germania, dove se ne parla per iscritto già nel XVI secolo. Anche il folklorista tedesco Jakob Grimm scrisse delle usanze pasquali tedesche nel 16° secolo, collegandole a un’antica festa conosciuta come Ostara, forse anche il nome di una dea pagana. Nell’Europa occidentale, il coniglietto pasquale è una lepre, chiamata Osterhase in tedesco. I coloni olandesi portarono questa tradizione negli Stati Uniti nel XVIII secolo.

Nella Pennsylvania olandese, l’Oschter Haws era una figura che portava regali natalizi ai bambini, proprio come Christ-Kindel, che in seguito sarebbe diventato Babbo Natale, durante il Natale. I bambini costruivano nidi nei loro cappelli o cuffie per la lepre per deporre le sue uova colorate, e solo i bambini buoni ricevevano una visita. Questa tradizione di costruzione del nido alla fine lasciò il posto alla tradizione moderna del cestino pasquale, che spesso include “erba” di carta o plastica. Oggi alcune famiglie insegnano ai propri figli a lasciare le carote per il coniglietto pasquale alla vigilia di Pasqua, proprio come latte e biscotti vengono spesso lasciati fuori per Babbo Natale.

Si crede che il coniglietto pasquale deponga le uova colorate e anche la colorazione delle uova è un’antica pratica primaverile ricca di simbolismo. In Grecia le uova sono tinte di rosso, colore del sangue e della vita in molte culture orientali, simbolo della nuova vita in primavera e associato in epoca cristiana al sangue di Cristo versato durante il periodo pasquale. Il verde è un altro colore popolare, che fa riferimento all’abbondanza di nuova vita vegetale e alla crescita in primavera. Al giorno d’oggi, il Coniglio Pasquale regala uova di tutti i colori, forse simbolo dell’arcobaleno, un altro segno di speranza e di nuova vita, soprattutto nella fede giudaico-cristiana.