I tipi di poesia di guerra dipendono dalle prospettive delle persone che la scrivono. C’è poesia patriottica, che onora il sacrificio e il coraggio dei soldati che combattono per il loro paese. La poesia contro la guerra non vede gloria nella guerra, ma solo distruzione e sofferenza. La poesia testimone è scritta da coloro che sperimentano in prima persona gli effetti della guerra ma non partecipano ai combattimenti. La poesia dei soldati descrive l’esperienza di combattere in una guerra.
La poesia patriottica celebra e onora i soldati che combattono e spesso muoiono in difesa del loro paese. Il suo scopo è dare dignità e significato ai loro sacrifici. I soldati devono essere onorati perché portano sicurezza e pace ai loro connazionali. Il poeta inglese Rupert Brooke scrisse nel suo sonetto della prima guerra mondiale “Pace” che il soldato caduto lascia dietro di sé “Gloria ininterrotta, uno splendore raccolto, / Una larghezza, una pace splendente sotto la notte”.
La poesia di guerra che parla contro la violenza di qualsiasi tipo è stata scritta da poeti di tutto il mondo in ogni epoca. Ha spesso come tema l’illusione della gloria e della vittoria. Il poeta cinese dell’VIII secolo Li Po scrisse in “Fighting South of the Wall” che “I saggi sanno che vincere una guerra/non è meglio che perderne una”. Nel 8, il poeta americano Stephen Crane scrisse l’amaro e ironico “War is Kind”. Il poema dichiara “Grande è il dio della battaglia, grande, e il suo regno – / Un campo dove giacciono mille cadaveri”.
Un altro corpo di poesia di guerra è quello dei testimoni di guerra. Includono prigionieri civili dei campi di concentramento e di internamento. Vivono una guerra come una delle sue vittime. Nella poesia “We Will Never Forget – Auschwitz”, Alexander Kimel, sopravvissuto all’Olocausto, scrive della sua scoperta delle camere a gas. “Più tardi i bambini si irrigidiscono per la morte/Le persone diventano un carico contorto/Di membra intrecciate e teste incollate di sangue.” Gran parte della poesia sui campi di internamento americani della seconda guerra mondiale è stata scritta da bambini giapponesi.
La poesia di guerra del soldato descrive com’è essere in guerra. I soldati in guerra, non importa quale paese rappresentino, esprimono nelle loro poesie un profondo legame d’amore per i loro compagni. In “Un pezzo di cielo senza bombe”, il poeta vietnamita Lam Thi My Da scrive di un compagno ucciso in un bombardamento americano. “Abbiamo lanciato pietre sulla tomba sterile, aggiungendo il nostro amore a un mucchio di pietre in aumento”. Nella poesia “Dove sono i miei fratelli?” Il poeta americano Steve Newton cerca i suoi compagni. Una strofa del poema indica dove ne trova molti. “Dove sono andati i miei fratelli?/A volte li vedo in un campo di pietra/o su un muro”.