Contrariamente alla credenza popolare, un vomitorium non era una stanza speciale dove i golosi dell’antica Roma potevano rigurgitare il cibo per consentirne un consumo ancora maggiore. Invece, i vomitori erano uscite o ingressi negli stadi o negli anfiteatri. In latino, vomere significa “vomitare”, qualcosa che è molto descrittivo di una folla brulicante che lascia un luogo tutto in una volta.
Maggiori informazioni sul mangiare nell’Antica Roma:
Seneca, un filosofo, scrisse di servi nell’antica Roma che erano responsabili della raccolta “gli avanzi degli ubriachi” durante i banchetti. Ciò implica che gli ubriachi vomitassero durante i banchetti, anche se non è chiaro se anche i commensali sobri avessero l’abitudine di purgarsi durante i pasti.
Si diceva che Giulio Cesare usasse farmaci o sostanze simili per favorire il vomito dopo un pasto.
Alcune importanti famiglie romane impiegavano un pregustatore, un servitore che assaggiava il cibo per assicurarsi che non fosse avvelenato.