I primi tempi verbali che le giovani menti imparano sono nel presente, nel passato e nel futuro definiti. Al di là di queste distinzioni, tuttavia, ci sono le forme perfette di queste costruzioni verbali: presente perfetto, trapassato perfetto e futuro perfetto. Nel passato prossimo, qualcosa “è successo” in un momento non specificato nel passato, e potrebbe ancora succedere nel presente. In inglese, questo tempo combina sempre “has been” o “have been” con un verbo al participio presente, che di solito termina in “-ing”. Alcuni semplici esempi illustrano la grammatica corretta: “Ho parlato all’uomo della nostra mancanza di comunicazione”, oppure “Ti hanno dato tutto il tempo per imparare i tempi verbali”.
Quando viene utilizzato per negare qualcosa in passato, vengono apportate alcune modifiche. “Pochi hanno mai messo in dubbio la sua autorità”, cambia qualitativamente lo standard di costruzione del present perfect. Il dispositivo di negazione più comunemente usato in questo tempo è l’aggiunta della parola “non”, come in “Non ho studiato abbastanza per conoscere a memoria i tempi verbali”.
Anche le domande al present perfect si formano in modo diverso. Il “ha” o “ha avuto” e il verbo possono essere separati in una domanda da poche parole usate per qualificare la frase. Può essere l’oggetto, ad esempio “È già andata al negozio?” o “Hai fatto i compiti?” Può anche essere una parola come “là” o anche “là mai, come in “Ci sono mai stati litigi al lavoro sulla corretta grammatica?”
Anche il presente perfetto ha alcuni divieti. Non può essere utilizzato con parole che identificano un intervallo di tempo o una data. Ciò cancellerebbe la natura non specificata del tempo. Semplicemente non suonerebbe bene: “L’anno scorso avevo visto quel film quattro volte”. Invece, il tempo passato sarebbe sufficiente: “L’anno scorso ho visto quel film quattro volte”.
La pietra angolare per comprendere l’uso del present perfect è sapere quando sarà necessaria l’idea di “tempo non specificato”. Differirà dagli altri tempi in modi specifici. Al contrario, il passato prossimo riflette qualcosa che è sicuramente accaduto nel passato ma non si verifica più nel presente, come “Speravo in una vittoria”. Con il futuro perfetto, viene descritto qualcosa che “avrà” successo entro un tempo prestabilito nel futuro. Un esempio di questo tempo è: “Quando finalmente capirò il presente perfetto, avrò studiato per ore”.