Che cos’è la fenomenologia?

La fenomenologia è una tendenza filosofica che prende il senso intuitivo dell’esperienza cosciente – l'”essere” di qualcosa – e tenta di estrarre o descrivere la sua essenza fondamentale. Quando voglio o odio qualcosa, qual è l’esatta relazione tra me e essa, indipendentemente da fattori esterni? Il campo deriva in gran parte dal lavoro di inizio secolo del filosofo ebreo tedesco Edmund Husserl, ed è stato discusso per la maggior parte del XX secolo da pensatori tra cui Martin Heidegger, Maurice Merleau-Ponty, Max Scheler, Hannah Arendt ed Emmanuel Lévinas.

Caratteristici della fenomenologia sono le discussioni estese sull’intenzionalità, una qualità presumibilmente unica della coscienza che la distingue dai materiali aconsci. Endemico delle vecchie discussioni sulla fenomenologia è il dualismo mente/corpo, l’idea che gli atti psichici (basati sulla mente) siano in qualche modo ontologicamente diversi dagli atti fisici, un’idea che la moderna scienza cognitiva ha dimostrato essere falsa. Molte delle questioni affrontate dalla fenomenologia sono state ereditate e migliorate dal campo contemporaneo e scientificamente più rigoroso degli studi sulla coscienza.

Il campo della fenomenologia iniziò nel 1901 quando Husserl pubblicò le Ricerche logiche, la sua prima opera importante, che analizzava le relazioni tra gli atti mentali ei loro referenti esterni. Ad esempio, si potrebbe odiare o amare un oggetto o un ideale. In opere successive ha fatto distinzioni tra atti intenzionali (noesis) e gli oggetti mirati (noemata). Nel tentativo di arrivare al “nucleo” dell’intenzionalità, ha preso esempi e ha rimosso quanti più dettagli inessenziali possibili, come le ipotesi sul mondo esterno e le qualità incidentali dei noemata.

Oggi usiamo la ricerca sperimentale e le scienze biologiche per determinare i dettagli della relazione tra il pensatore e gli oggetti a cui sta pensando. La filosofia ha fornito un palliativo per indagare il problema quando era difficile strutturare esperimenti dettagliati attorno a queste relazioni. I fatti che abbiamo determinato su queste relazioni, come i dettagli della rappresentazione simbolica umana, richiedono ancora molto lavoro e la filosofia aiuta a definire quali esperimenti possono essere utili. Tuttavia, la fenomenologia rappresenta un’area tipica della filosofia che è stata erosa dal progresso della scienza empirica.