Il linguaggio visibile si riferisce al modo in cui i sistemi di scrittura comunicano, come la tipografia e il design grafico. Pur enfatizzando l’aspetto visivo, tuttavia, le parti concettuali del linguaggio si concentrano su qualcosa di più dell’aspetto di base del layout. Gli specialisti delle arti della comunicazione sostengono che la lettura e la scrittura formano un sistema di comunicazione intrinsecamente diverso dalla lingua parlata. Più in generale, il linguaggio visibile può anche descrivere tutto ciò che comunica un’idea attraverso un mezzo visivo con strutture definite o implicite.
La forma più familiare di linguaggio visibile è la scrittura, in cui la lingua parlata è rappresentata in un mezzo visivo. Il linguaggio parlato e quello visivo, tuttavia, hanno una serie di proprietà differenti. Andando oltre le semplici parole stesse, il linguaggio visibile comprende tutti i fattori che influenzano la comunicazione visiva, comprese le dimensioni del testo, il carattere tipografico, il colore e il relativo posizionamento del testo. Questi elementi del linguaggio visibile non corrispondono direttamente a nulla della lingua parlata, così come volume e tono di voce non hanno un equivalente diretto della scrittura. C’è una notevole quantità di sovrapposizione tra questo campo e il campo del design grafico, sebbene il linguaggio visibile si occupi generalmente delle aree astratte o accademiche del campo più che dell’applicazione pratica.
Un’altra applicazione del linguaggio visivo è la poesia concreta, nota anche come poesia delle forme o poesia delle dimensioni, in cui una poesia è disposta sulla pagina nella forma di un oggetto che viene descritto. Un famoso esempio è il poema di George Herbert del 1633 “Easter Wings”, che forma la forma di due uccelli in volo quando è centrato sulla pagina come previsto dall’autore. L’enfasi rimane sulle parole stesse, mentre la forma non fa che aumentare il significato. In alcune poesie più moderne, tuttavia, l’obiettivo principale è il design visivo, a volte fino al punto in cui la poesia non può essere letta ad alta voce.
Il termine linguaggio visibile può essere applicato anche in senso lato a forme di comunicazione diverse dalla scrittura. Un esempio di questo è il linguaggio dei segni, che è una forma di comunicazione intrinsecamente visiva, piuttosto che orale. La lingua dei segni americana (ASL) esprime molti elementi del linguaggio, inclusi il tempo e la direzionalità, attraverso rappresentazioni spaziali concrete. Ad esempio, qualcuno che usa l’ASL può fare un gesto dietro per indicare che è successo qualcosa in passato o in avanti per indicare che succederà qualcosa in futuro. Il linguaggio visibile può anche riferirsi a comunicazioni come arte astratta, segnali stradali o tabelle e grafici. Si può anche dire che questi abbiano una loro forma di “grammatica”, che ne regola la costruzione e l’interpretazione.