Cos’è il cristallo austriaco?

Il cristallo austriaco non è un marchio in sé e per sé, ma potrebbe anche esserlo. Il termine generico è legato in modo indelebile ai cristalli Swarovski, prodotti in uno stabilimento di Wattens, in Austria. La svolta che li ha generati riguardava più la produzione di massa che la bellezza individuale.
Daniel Swarovski era in realtà un uomo boemo che inventò una macchina automatica per il taglio dei cristalli mentre viveva a Praga, nella Repubblica Ceca. La sua macchina fu brevettata nel 1892 e Swarovski si preoccupò rapidamente che le spie di altre aziende di gioielli avrebbero scoperto il suo segreto. Di conseguenza, nel 1895 trasferì la sua attività a Wattens, che offriva i doppi vantaggi di una posizione semi-remota e di una comoda forza idrica.

Il cristallo austriaco è artificiale, essenzialmente un taglio creativo del vetro soffiato a mano in ogni forma immaginabile di ornamento. I tre figli di Swarovski hanno continuato l’attività di famiglia, espandendosi in tutto, dai lampadari agli orologi, alle parti di computer, agli strass e alle perle di vetro. Ciò che rende unico un cristallo Swarovski è la sua composizione. Aggiungendo il 32% di piombo al vetro fuso (una miscela ottenuta dopo una notevole sperimentazione), Swarovski ha impregnato il suo cristallo di un alto tasso di rifrazione. Successivamente, ha sviluppato diversi rivestimenti chimici per migliorare il colore e la brillantezza.

L’azienda è entrata nel mercato della gioielleria americana piuttosto tardi, nel 1977, ma è emersa come un’icona. Il cristallo austriaco ha una reputazione per la pregevole fattura, ma è anche meno costoso dei gioielli realizzati con pietre preziose. Ha anche guadagnato l’attenzione internazionale durante le Olimpiadi invernali del 1976 a Innsbruck, in Austria, quando una statuetta di topo realizzata da Max Schreck con parti di lampadario si è trasformata nella mascotte di quei giochi, oltre a lanciare una nuova linea di prodotti di figurine Swarvoski. Il simbolo aziendale dell’azienda si è evoluto da un fiore di stella alpina a un cigno.

L’impero Swarovski si è anche dimostrato una manna per il turismo in Austria. Kristallwelten (Crystal World), un museo e showroom dedicato al cristallo austriaco, è la seconda attrazione più visitata del paese. Forse la sua presentazione più bizzarra è una Mini Cooper “Art Car” di proprietà di una coppia dell’Ontario che presenta un milione di cristalli.