Conosciuto anche come allarmismo, il traffico di paura è l’uso della paura per influenzare altre persone a intraprendere una determinata azione o a pensare in un certo modo. Ad esempio, alcuni spot televisivi sono stati accusati di incitamento alla paura insinuando che i potenziali clienti verranno aggrediti o uccisi se non acquistano il prodotto in questione. Inoltre, le campagne politiche utilizzano spesso determinate tattiche allarmistiche per ottenere più voti. Molte persone reagiscono negativamente a tali tattiche pubblicitarie e di campagna, ma alcuni studi dimostrano che le tattiche sono molto efficaci nel manipolare gli spettatori. Un termine simile è cultura della paura, spesso usata per descrivere le persone che usano la paura per raggiungere obiettivi politici.
La manipolazione della paura è spesso ripetitiva, di solito con la persona che raramente fornisce nuove informazioni sulla potenziale minaccia. Ad esempio, potrebbe dire: “I nostri vicini stanno pianificando un attacco e dobbiamo essere preparati”. Questa affermazione e le sue variazioni verranno probabilmente dette ancora e ancora durante il discorso e nei discorsi futuri. L’oratore può introdurre nuove informazioni ma trattenere le informazioni che contraddicono la sua teoria. Per portare a casa il punto, potrebbero esserci manifesti o spot televisivi con un attacco con effetti speciali e che moriranno a causa di esso, come bambini piccoli e anziani.
L’uso della paura negli spot pubblicitari è aumentato a causa della sua efficacia. Sebbene alcune persone reagiscano negativamente parlando e boicottando l’azienda utilizzando le tattiche intimidatorie, molti altri sono spaventati con successo nell’acquisto del prodotto. Un esempio di paura per la vendita di prodotti sono i concessionari di automobili che sottolineano che le auto più vecchie hanno meno o nessun airbag, e quindi i proprietari di questi hanno maggiori probabilità di essere gravemente o mortalmente feriti in un incidente. Anche prodotti molto meno costosi possono soddisfare le paure delle persone, come le aziende di sistemi di allarme per la casa che fanno pubblicità che mostrano un uomo che fa irruzione nella casa di una giovane donna. A volte la donna è sola, altre volte ha appena finito di mettere a letto i suoi piccoli.
La cultura della paura è spesso usata per riferirsi specificamente ai politici che temono i mercanti per scopi politici. Ad esempio, l’allarmismo su un potenziale ma improbabile attacco terroristico può rendere i cittadini più sospettosi nei confronti degli stranieri e meno propensi a opporsi ad atti di guerra contro paesi non collegati. In effetti, molte tattiche di vendita della paura abusano del fatto che potrebbe accadere qualcosa, ma si rifiutano di rivelare quanto sia improbabile quell’evento. Come tutte le tattiche di vendita della paura, i politici si affidano alle forti emozioni delle persone per impedire loro di prendere decisioni razionali.