Che cos’è il discorso commerciale?

Negli Stati Uniti, il discorso commerciale è legalmente definito come il discorso eseguito da o da parte di una particolare azienda con l’obiettivo di fare soldi. Nel primo emendamento alla Costituzione degli Stati Uniti, a tutti i cittadini americani viene concesso il diritto alla libertà di parola e, con l’evoluzione dell’industria pubblicitaria e dell’economia, il primo emendamento è arrivato per includere e proteggere il discorso commerciale. Inoltre, la Corte Suprema degli Stati Uniti ha adottato speciali garanzie del primo emendamento per proteggere tale discorso.

Nel 1942, il caso Valentine v. Chrestensen giunse dinanzi alla Corte Suprema e avrebbe aperto la strada alla protezione del linguaggio commerciale secondo la legge degli Stati Uniti. FJ Chrestensen stava pubblicizzando la sua mostra di un sottomarino della prima guerra mondiale distribuendo volantini per le strade di New York City. Il commissario di polizia della città, Lewis Valentine, ha impedito a Chrestensen di pubblicizzare la mostra, affermando che i volantini potevano essere distribuiti solo per diffondere informazioni o organizzare un raduno di protesta. Chrestensen ha quindi ridisegnato i volantini rimuovendo il prezzo di ingresso alla mostra e stampando una protesta contro la sentenza di Valentine.

Il caso alla fine è finito davanti alla Corte Suprema degli Stati Uniti, che ha stabilito che la pubblicità, o il discorso commerciale, non era protetto dal primo emendamento. La corte ha citato un elenco di ragioni per giungere a questa conclusione, la prima è che il discorso politico, protetto dal primo emendamento, è più importante per il successo di una nazione del discorso pubblicitario. Sebbene sarebbe stata contestata più volte nei decenni successivi, questa sentenza sarebbe rimasta in vigore fino agli anni ‘1970, quando alla fine si è deciso che tale discorso pubblicitario aveva un valore per i processi decisionali dei consumatori.

Il caso per la protezione del discorso commerciale è stato ulteriormente consolidato nel 1996, quando un negozio di liquori del Rhode Island ha fatto causa per ribaltare il divieto di quello stato sulla pubblicità dei prezzi degli alcolici. 44 Liquormart, Inc. v. Rhode Island è approdata anche davanti alla Corte Suprema degli Stati Uniti, dove il giudice Clarence Thomas ha osservato: “Non vedo una base filosofica o storica per affermare che il ‘discorso commerciale’ abbia un ‘valore inferiore’ rispetto a quello ‘non commerciale’. discorso.” Nonostante il punto di vista di Thomas, tuttavia, il discorso commerciale è spesso considerato meno importante di altre forme di libertà di parola, poiché è visto da molti come una questione strettamente economica.

Il discorso commerciale è ancora una questione dibattuta secondo la legge statunitense. A causa della tutela piuttosto vaga della Corte Suprema che una forma di libertà di parola non ha più valore di un’altra forma di libertà di parola, le linee guida rigorose su cosa costituisca esattamente il discorso commerciale rimangono poco chiare. Finché le regole definitive saranno sfuggenti, continueranno a emergere casi che mettono in discussione la protezione del primo emendamento per il discorso commerciale.