Che cos’è la critica marxista?

Nell’area del linguaggio e delle scienze umane, la critica marxista è un approccio alla critica letteraria che nasce dalle ideologie economiche, sociali e politiche originariamente sviluppate da Karl Marx durante il XIX secolo e, di conseguenza, si concentra sul contenuto ideologico di un’opera di letteratura. La critica marxista esamina uno sforzo letterario dal punto di vista dei presupposti che fa e dei valori che mostra riguardo a questioni come potere, classe, razza e cultura piuttosto che elementi di stile artistico, forma, qualità della scrittura, trama o altri parametri più comunemente usato nella critica letteraria. Sebbene la critica letteraria marxista utilizzi tecniche di analisi letteraria più tradizionali, le preoccupazioni sull’estetica di un pezzo di letteratura sono secondarie rispetto all’esplorazione dei significati politici e sociali ultimi che contiene.

Oltre alle tecniche più tradizionali della critica letteraria, la critica marxista guarda al modo in cui i personaggi si relazionano tra loro. Di particolare interesse sono le interazioni che mostrano la gerarchia sociale ei manierismi individuali dei personaggi che possono essere messi in relazione con le diverse classi sociali. La critica marxista è particolarmente interessata al tipo di lavoro svolto dai personaggi per collocarli all’interno della classe o del sistema economico. Quanto devono lavorare e il livello di lusso in cui vivono saranno spesso parte dell’analisi.

Interessante l’utilizzo del tempo libero da parte dei personaggi. Il tempo libero riflette la libera scelta dell’individuo e il grado di conformità alla società. Il ruolo che il governo svolge nell’opera letteraria viene analizzato per identificare come ha svolto un ruolo, quali strumenti ha utilizzato e quanto successo ha avuto con il pubblico.

Per la critica marxista, l’analisi della letteratura da un punto di vista politico o sociale è una conseguenza naturale delle teorie di Marx. Visto da un marxista, il fondamento della letteratura è l’ideologia e lo sfondo dello scrittore. La letteratura è considerata un’istituzione sociale con una funzione ideologica identificabile.

La critica marxista guarda a un’opera letteraria e non la vede come il risultato di un’ispirazione divina o umana o come lo sforzo puramente artistico di uno scrittore. Invece, si ritiene che la letteratura provenga dalle circostanze ideologiche ed economiche in cui lo scrittore era immerso. Per la critica marxista, l’ultima e più importante fonte dell’esperienza di una persona è il sistema socioeconomico di cui fa parte. Il critico marxista vede la letteratura solo come un altro prodotto del lavoro. Gli scrittori producono, il lavoro viene venduto sul mercato e i lettori consumano: è tutta questione di economia.