Che cos’è la fusione del metallo?

La fusione del metallo è il processo di creazione del metallo riscaldando il minerale metallico. Il minerale, sia esso ferro, rame o stagno, viene mescolato con un carbonio e la miscela viene riscaldata fino al punto di conversione in forma liquida. Il liquido viene quindi miscelato con un flusso, come il calcare, durante la fusione del metallo. Il flusso consente di rimuovere tutte le impurità formate durante la fusione del metallo dalla parte superiore del liquido come scoria. Il metallo liquido rimanente viene surriscaldato per rimuovere le molecole di ossigeno e il liquido rimanente viene versato in stampi o matrici e lasciato raffreddare.

Il processo di fusione del metallo inizia estraendo il minerale dalla terra. Esistono diversi tipi di minerale utilizzati nella fusione dei metalli, con il particolare minerale corrispondente al tipo di metallo che viene fuso. Nel caso del minerale di ferro, il ferro sarà il risultato finale. Una volta che il minerale è stato estratto, viene posto in un contenitore e mescolato con un’altra sostanza chimica, come il carbonio, durante la fusione del ferro. Nella maggior parte dei casi, il coke, un sottoprodotto del carbone, viene utilizzato nella produzione di ferro.

Una volta che il minerale e il coke sono stati combinati, il passaggio successivo nella fusione dei metalli consiste nel riscaldare le due sostanze chimiche fino alla formazione di un liquido. Una volta che i prodotti chimici riscaldati vengono trasformati in liquidi, viene aggiunto un altro prodotto chimico, il flusso, per consentire la rimozione delle impurità del liquido. Questa sostanza chimica è comunemente calcare. Aggiungendo il fondente o il calcare alla miscela, le impurità nel liquido salgono in superficie e formano una scoria. La scoria viene rimossa schiumandola dalla parte superiore del liquido e scartandola. Una volta che tutta la scoria è stata rimossa dal liquido, la miscela viene ridotta surriscaldando i materiali.

La fase di riduzione nella fusione dei metalli consiste nel surriscaldamento dei prodotti chimici liquidi per rimuovere eventuali molecole di ossigeno che potrebbero essere rimaste nella miscela. Questa riduzione si ottiene introducendo monossido di carbonio nel forno. Il liquido risultante è il metallo elementare sotto forma di ferro, stagno o qualsiasi altro tipo di minerale che viene utilizzato. Il liquido viene versato negli stampi e lasciato raffreddare e solidificare nel prodotto finale, il metallo. La quantità di calore richiesta per il verificarsi della fase di riduzione varia notevolmente dal tipo di minerale che viene fuso e dal punto di fusione del particolare metallo di base.