Che cos’è la teologia asiatica?

La teologia asiatica si riferisce alle fedi spirituali originarie del continente asiatico. Questi includono il buddismo, l’induismo e l’animismo, nonché filosofie più esoteriche, come lo zen e il taoismo. Questi sistemi di credenze sono spesso raggruppati insieme, specialmente dagli studiosi religiosi occidentali, come “filosofia orientale” o “filosofia orientale”. La teologia asiatica, tuttavia, è più varia e complessa di quanto suggerisca questo titolo ombrello, originaria di nazioni come il Giappone, la Cina e l’India, che hanno le loro culture e storie distinte. Alcune di queste fedi sono molto più antiche dei sistemi di credenze occidentali comparabili, come l’Islam e il Cristianesimo.

Il continente asiatico si estende verso est dai Monti Balcani all’Oceano Pacifico, comprendendo le nazioni moderne di India, Russia e Giappone, tra molte altre. È sede di alcune delle culture più antiche della Terra, comprese quelle dell’India e della Cina. Il Medio Oriente è talvolta considerato geograficamente parte dell’Asia, ma nelle discussioni di teologia è più fortemente legato all’Europa e all’Occidente. La teologia asiatica include religioni specifiche di una nazione, come lo shintoismo in Giappone e il giainismo in India. Altre fedi, come il buddismo e il taoismo, si sono diffuse con successo in tutta l’Asia e, in misura minore, anche nel resto del mondo.

L’induismo e il giainismo hanno entrambi origine nell’antica India e hanno ancora milioni di seguaci ai giorni nostri. Ognuno crede nel panteismo, o nell’esistenza di più dei, e nella reincarnazione. Il buddismo fu fondato in India dal maestro spirituale Siddhartha Gautama, o Buddha, intorno al 500 aC. Buddha insegnò che il progresso verso una conoscenza spirituale superiore, o illuminazione, poteva richiedere molte vite, ma alla fine avrebbe portato la libertà dal ciclo infinito della reincarnazione. Altri insegnamenti buddisti, come la non violenza e il karma, hanno influenzato le culture di tutto il mondo.

I missionari buddisti alla fine viaggiarono in tutta l’Asia, con conseguenze per la teologia asiatica nel suo insieme. Il buddismo ebbe un discreto successo in Cina, dove si unì a filosofie simili, come il taoismo. Il taoismo, fondato dal filosofo cinese Lao Tzu, insegna che, attraverso la contemplazione senza parole, si può raggiungere l’armonia con i ritmi della natura. Il Buddismo Zen, la forma cinese del Buddismo, ha una visione simile del cosmo, che può contenere o meno un dio o degli dei. Queste credenze esoteriche sono molto diverse dalle religioni dell’Occidente; di conseguenza, molti occidentali li trovarono strani da contemplare fino agli anni ‘1960 e ’70.

L’animismo e il culto degli antenati sono parti importanti della teologia asiatica in molte nazioni. Lo shintoismo, la religione tradizionale del Giappone, è un esempio di una fede che abbraccia questi concetti. In questi sistemi, animali, luoghi sacri e persino oggetti hanno spiriti che possono influenzare il mondo e devono essere trattati con rispetto; lo stesso vale per gli spiriti degli antenati. Corea, Vietnam e Thailandia hanno sistemi di credenze tradizionali simili. Tutte queste nazioni sono anche popolate da numerosi membri di altre fedi, tra cui buddismo, islam e cristianesimo.