L’antiriciclaggio (AML) è lo sforzo per fermare la pratica illegale del riciclaggio di denaro, in cui un criminale mente sulla fonte dei suoi fondi. In base alle linee guida antiriciclaggio, gli istituti finanziari sono tenuti ad adottare misure per verificare l’origine di ingenti somme di denaro che passano attraverso la loro organizzazione e devono inoltre segnalare attività sospette. Queste normative sono diventate particolarmente importanti negli Stati Uniti dopo l’approvazione del Patriot Act nel 2001, sebbene diversi paesi abbiano adottato linee guida antiriciclaggio. La Financial Action Task Force on Money Laundering (GAFI) crea politiche che aiutano i suoi membri, tra cui più di 30 paesi, a combattere il riciclaggio di denaro.
I governi di vari paesi pongono l’accento sulla regolamentazione antiriciclaggio perché, nella maggior parte dei casi, il denaro riciclato è ottenuto illegalmente. Ad esempio, alcuni criminali guadagnano attraverso attività illegali nella maggior parte delle aree, tra cui lo spaccio di droga, la prostituzione e il gioco d’azzardo. Inoltre, molte persone riciclano denaro per evitare di pagare le imposte sul reddito. È stato il terrorismo a spingere il governo degli Stati Uniti a promulgare il Patriot Act. Questo regolamento offre ai funzionari del governo la libertà di esaminare attività sospette in modo da avere la possibilità di fermare coloro che finanziano i terroristi.
Gli istituti finanziari sono tenuti a rispettare le normative antiriciclaggio. Devono verificare l’identità dei clienti e monitorare regolarmente le transazioni effettuate. Uno dei principali strumenti antiriciclaggio utilizzati dalla maggior parte delle banche è un rapporto sulle transazioni in valuta (CTR), che è un modulo che deve essere compilato per ogni prelievo di denaro, deposito e trasferimento di conto oltre un determinato importo. Negli Stati Uniti a partire dal 2011, tale importo era di $ 10,000, sebbene l’importo possa variare in base al paese e alcuni paesi non richiedano affatto questo modulo. Il CTR tipico include le informazioni fiscali, le informazioni personali del cliente e se l’impiegato della banca ritiene che la transazione sia sospetta.
La maggior parte delle banche utilizza software antiriciclaggio per aiutarle a rispettare le normative. La maggior parte dei CTR viene archiviata elettronicamente tramite tale software, ma un altro tipo di software è specializzato nell’identificazione corretta dei clienti in conformità con il programma di identificazione dei clienti implementato dall’US Bank Secrecy Act. Tale software aderisce alle regole “conosci il tuo cliente” (KYC), che prevedono il controllo della cronologia dell’account del cliente per ottenere un’immagine accurata dell’identità di ciascun cliente e delle abitudini di transazione. Un terzo tipo di software si concentra esclusivamente sul monitoraggio delle transazioni per cercare schemi sospetti che potrebbero indicare il riciclaggio di denaro. Questo tipo di software crea automaticamente rapporti di attività sospette (SAR) quando si sospettano riciclaggio di denaro o altri atti illegali, con conseguente indagine sull’account.