L’ipossiemia è una condizione in cui i livelli di ossigeno nel sangue sono troppo bassi. L’ipossiemia refrattaria è rara e si riferisce all’ipossiemia che non può essere corretta somministrando al paziente ossigeno extra per respirare. Di solito si sviluppa come risultato finale di una condizione nota come sindrome da distress respiratorio acuto, in cui la respirazione diventa estremamente difficile. Sono state testate numerose tecniche per trattare questa condizione, ma non sono state trovate terapie realmente efficaci. L’ipossiemia è una forma di ipossia, che è un termine più generale usato per descrivere bassi livelli di ossigeno in qualsiasi parte del corpo, compresi i tessuti e il sangue.
Ci sono numerose cause di ipossiemia tra cui anemia, alta quota e vie aeree ostruite. Le cause più comuni che portano alla sindrome da distress respiratorio, che è associata all’ipossiemia, sono la polmonite o un’infezione che travolge l’intero corpo. Normalmente, l’ipossiemia può essere migliorata somministrando ossigeno ai pazienti, ma l’ipossiemia refrattaria non risponde a questo trattamento.
Spesso, l’ipossiemia refrattaria si verifica perché gli spazi aerei all’interno dei polmoni sono pieni di liquido. Questo potrebbe essere il risultato di sanguinamento nei polmoni, infezione o insufficienza cardiaca. Poiché gli spazi aerei sono pieni di liquido, ciò impedisce all’ossigeno inalato di passare nei vasi sanguigni che rivestono gli spazi polmonari e di entrare nel flusso sanguigno. In questa situazione, nonostante la somministrazione di ossigeno, i livelli di ossigeno nel sangue rimangono anormalmente bassi.
I segni di ipossiemia comprendono aumento della dispnea, confusione e perdita di coscienza. Se i polmoni sono pieni di liquido, i medici potrebbero essere in grado di sentire i caratteristici crepitii quando ascoltano il torace attraverso uno stetoscopio. L’ipossiemia refrattaria viene diagnosticata quando i livelli di ossigeno nel sangue non migliorano dopo aver trattato l’ipossiemia con terapie come ossigeno extra e ventilazione meccanica.
Sono stati testati numerosi trattamenti potenzialmente benefici per l’ipossiemia refrattaria. Questi includono far sdraiare i pazienti sul davanti, usare speciali tecniche di ventilazione in cui vengono somministrati volumi d’aria più piccoli del solito a una velocità maggiore e somministrare farmaci che dilatano i vasi sanguigni nei polmoni. Si pensa che il fatto che il paziente si trovi in questa posizione aiuti la respirazione consentendo l’apertura degli spazi aerei nei polmoni. In un altro trattamento, il sangue viene pompato via dal corpo attraverso un polmone artificiale per aumentare i livelli di ossigeno, prima di essere restituito al paziente. Sfortunatamente, nessuna delle terapie testate ha mostrato un miglioramento significativo nei tassi di sopravvivenza dei pazienti con questa condizione.