Un gap di maturità è un termine utilizzato per descrivere una strategia progettata per valutare la relazione tra il rischio di possedere attività e passività che generano ricavi a causa della maturazione dei tassi di interesse e la volatilità di tali partecipazioni. L’idea di base è determinare se i rendimenti previsti su quei tipi di investimenti, basati sulla performance sul mercato e sul tipo di tasso di interesse coinvolti, sono sufficienti per meritare il grado di rischio che l’investitore si assume come parte della proprietà di quelle partecipazioni. Sebbene sia considerato un approccio più tradizionale, il gap di maturità è meno diffuso rispetto ai decenni passati, con altri metodi spesso utilizzati per effettuare questo tipo di valutazione.
L’approccio di base del gap di maturità comporta la valutazione del divario o intervallo che è attualmente presente tra il costo di proprietà e i benefici realizzati dall’impresa. Questo processo inizia effettivamente quando l’investitore sta valutando l’acquisto dell’attività o della passività e prevede la proiezione di ciò che accadrà con la partecipazione dalla data di acquisto fino alla data in cui la partecipazione raggiungerà la piena maturità. Una quantificazione di questo tipo comporterà anche tener conto di eventuali eventi che potrebbero verificarsi, come una richiesta anticipata di un’emissione obbligazionaria, e considerare come ciò potrebbe alterare il tipo di rendimento che alla fine si genera dalla partecipazione.
È inoltre possibile valutare il gap di scadenza in qualsiasi momento della vita della holding, a partire dalla data corrente e considerando il tempo che intercorrerà fino al raggiungimento della piena scadenza. Qui, l’idea è di valutare il valore di mercato per la partecipazione in punti strategici tra quella data corrente e la data di scadenza, quindi moltiplicare quei valori per il tasso di interesse che si prevede prevarrà in quei punti. Per le partecipazioni che comportano un tasso di interesse fisso, il processo è relativamente semplice. Quando si applica un tasso di interesse variabile o variabile, ciò significa non solo considerare i movimenti di mercato che influenzano il valore della partecipazione, ma anche i cambiamenti nell’economia che spostano il tasso di interesse medio utilizzato per calcolare i rendimenti.
Un vantaggio dell’utilizzo dell’approccio del gap di maturità è che aiuta gli investitori a determinare se detenere l’attività o la passività è una buona idea o se il momento di vendere la partecipazione prima della piena scadenza sarebbe nel suo interesse. Proiettando accuratamente ciò che è probabile che accada tra la data corrente e il successivo punto individuato, è possibile decidere se l’attività sta performando entro un intervallo accettabile o se è necessario sostituirla con una partecipazione diversa. Sebbene non sia l’unico approccio per effettuare questa determinazione, l’uso di un gap di maturità può fornire un mezzo relativamente semplice per effettuare questa valutazione e possibilmente fornire all’investitore informazioni che consentono di risparmiare in definitiva una grande quantità di denaro.
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