Che cos’è un modello di database?

Nella definizione più ampia, tutti i database sono uguali in quanto memorizzano i dati e i dati possono essere manipolati o richiamati. Allo stesso tempo, c’è un aspetto che definisce ogni database chiamato modello di database. Il modello di database è la struttura dei dati e il modello determina come interagiscono i dati e come vengono visualizzati. Esistono cinque modelli di database principali, sebbene alcuni progettisti di database creino ibridi dei modelli per soddisfare le esigenze dell’entità che richiede il database. Questi cinque modelli sono il modello piatto, il modello gerarchico, il modello di rete, il modello relazionale e il modello a oggetti.

Il modello di database flat è il più semplice di tutti i database. Viene utilizzato quando tutti i valori del database sono simili e c’è solo una piccola quantità di informazioni che devono essere archiviate. Questo schema mostra tutti i dati in una tabella o in un foglio di calcolo, con ogni riga che rappresenta un record diverso. Comunemente, per proteggere il database, ogni riga avrà una password diversa.

All’inizio dello sviluppo dei database, il modello di database gerarchico era uno dei più popolari ed è ancora comunemente usato nel 2011. All’interno di questo database, ogni record ha una gerarchia, dai record ampi a quelli specifici. Questo database è costruito con una relazione genitore-figlio, il che significa che un ampio record – o un genitore – si aprirà per rivelare record specifici – figlio. Il modello del database di rete è quasi lo stesso del modello gerarchico, tranne che diversi genitori possono connettersi allo stesso figlio, consentendo a questo modello di effettuare interazioni più complesse.

Il modello di database a oggetti si occupa di creare tabelle all’interno di tabelle per prevenire il sovraccarico del database. Ad esempio, nella maggior parte degli altri modelli di database, ogni record dovrà essere codificato separatamente nel database. Nel modello a oggetti, è possibile creare una tabella principale e ogni record in quella tabella può contenere altri record simili. Ciò consente di incapsulare separatamente quei record simili, semplificando la manutenzione dell’organizzazione.

Fin dalla sua nascita negli anni ‘1970, il modello di database relazionale è stato il modello più popolare, grazie alla sua capacità di raggruppare i dati in modi facili da capire e da chiamare. Come suggerisce il nome, questo modello si occupa principalmente della relazione tra i set di dati e trova i punti in comune tra i record per rendere più semplice per gli amministratori chiamare dati simili. Questi database utilizzano anche diverse tabelle contemporaneamente e ogni record può avere una chiave che lo separa e consente relazioni più complesse.