Una sessa può essere descritta come un’oscillazione in uno specchio d’acqua. Qualsiasi specchio d’acqua chiuso o parzialmente chiuso, come un lago, una baia o un porto, ha un numero di frequenze naturali a cui risuonerà, a seconda delle dimensioni del corpo. L’acqua può essere mossa in un moto ondoso a una di queste frequenze – per esempio, dal vento o dall’attività sismica – con conseguente onde stazionarie che si muovono verticalmente, ma non orizzontalmente. Ci saranno anche uno o più nodi, posti a metà tra le creste delle onde, in corrispondenza dei quali non c’è movimento verticale. La parola “seiche” – che si pronuncia “saysh” o “sigh-shh”, secondo alcune fonti – apparentemente è stata utilizzata in Svizzera come termine per le onde oscillanti nei laghi fin dai tempi antichi ed è stata utilizzata per la prima volta in un contesto scientifico da FA Forel, un sismologo svizzero, nel 1890.
Mentre è presente lo stimolo che ha creato la sessa, l’ampiezza delle onde tende ad aumentare fino a far traboccare l’acqua. La sessa può continuare per qualche tempo dopo che lo stimolo originale è passato. Nei grandi laghi, questo fenomeno è molto comune, ma di solito su scala molto ridotta e raramente notato. Occasionalmente, però, possono svilupparsi sesse molto grandi di diversi metri di altezza, che provocano allagamenti e rappresentano un grave pericolo per le persone nel lago e sulla riva.
Sebbene entrambi possano essere causati dall’attività sismica, gli tsunami e le sesse sono abbastanza distinti l’uno dall’altro. Uno tsunami è un risultato diretto del movimento sul fondo dell’oceano causato da terremoti, mentre una sessa sismica deriva dalle onde sismiche di un terremoto che coincide in frequenza con una delle frequenze naturali di un corpo idrico. Tuttavia, sesse e tsunami possono verificarsi insieme e in alcuni casi le onde di sessa possono aumentare i danni causati.
I terremoti possono causare onde sesche in aree molto lontane dall’epicentro. Il primo caso documentato di questo fenomeno ebbe luogo nel 1755, quando un grande terremoto a Lisbona, in Portogallo, produsse onde stazionarie visibili in diversi laghi scozzesi. C’è anche un caso di un terremoto in Alaska nel 1964 che produce onde stazionarie in Australia.
Le sesse possono anche essere causate dalle condizioni meteorologiche. L’acqua può essere messa in oscillazione per l’azione del vento o per improvvisi sbalzi di pressione atmosferica. A volte i venti forti fanno accumulare acqua verso la costa sottovento, provocando un’oscillazione che genera grandi onde stazionarie – intorno ai Grandi Laghi d’America queste sono talvolta conosciute come “sloshes”. Alcune nevicate particolarmente gravi hanno causato vittime e danni a imbarcazioni e strutture costiere.