Una “tragicommedia” è un’opera drammatica che non necessariamente si inserisce adeguatamente in un quadro tragico o comico, o che combina elementi di ciascuno. Nel suo significato originale, si riferiva tipicamente a commedie e opere simili che includevano sia dei che re insieme a schiavi e contadini in un ambiente che non si adattava a nessuno dei due. In seguito il termine si riferiva a commedie che non avevano la quantità di morte necessaria per una tragedia, ma che non potevano nemmeno essere completamente classificate come commedie. Per tutto il XX secolo, tuttavia, la tragicommedia è stata resa popolare come un’opera che combina entrambi gli elementi in modo più succinto attraverso eventi che sono, nel migliore dei casi, agrodolci.
L’uso precoce del termine “tragicommedia” derivava dal dramma dell’antica Grecia. In quel contesto, il termine era usato per riferirsi a opere che includevano caratteri sia “alti” che “bassi”. Questi ruoli erano solitamente riservati a determinate opere e spesso si escludevano a vicenda. Un singolo dramma scritto come una tragicommedia potrebbe includere gli dei, che di solito apparivano solo tra loro e governanti, accanto a schiavi e contadini. Questi tipi di lavori sono stati spesso criticati e visti come sperimentali o come fallimenti del dramma.
Durante il Rinascimento, e in seguito, l’idea della tragicommedia fu alterata per indicare un’opera drammatica che non rientrava del tutto in nessuna delle due categorie principali. Una tragedia è tipicamente considerata un’opera con elementi seri e drammatici, che alla fine si conclude con la morte di uno o più personaggi. Al contrario, una commedia è un’opera teatrale che in genere include elementi più leggeri e, cosa più importante, termina senza morte e spesso presenta un matrimonio alla conclusione.
Una tragicommedia è diventata un’opera che aveva un tono abbastanza serio, a volte con momenti divertenti, che potevano sembrare che avrebbero portato alla morte, ma non è così. Ciò potrebbe essere dovuto a un improvviso scherzo del destino o a un cambiamento nella storia. Potrebbero essere opere molto serie, ma la mancanza di morte alla fine ha precluso loro la categorizzazione come tragedie. Questi tipi di commedie alla fine si sono evoluti in opere di melodramma, che continuano nel presente.
Nel XX secolo, però, l’idea della tragicommedia è stata nuovamente rivisitata. Drammaturghi come Samuel Beckett e Tom Stoppard hanno creato opere che includevano sia la commedia che la tragedia, spesso intrecciate. Queste commedie avevano temi piuttosto seri, a volte tragici, ma li presentavano attraverso l’assurdità e la commedia. Questo tipo di tragicommedia è spesso inteso come un modo per illustrare la duplice natura della realtà, in cui entrambi gli estremi coesistono, spesso nello stesso momento.