Un’ascissa è uno di una coppia di termini che costituiscono un insieme di coordinate nel sistema grafico cartesiano utilizzato in matematica. Questo sistema bidimensionale utilizza due assi perpendicolari, uno orizzontale, chiamato asse x, e uno verticale, chiamato asse y. Qualsiasi punto può essere tracciato utilizzando un insieme di due coordinate, chiamato coppia ordinata, con la coordinata x elencata per prima e la coordinata y per seconda. La coordinata x determina la posizione orizzontale del punto rispetto al centro del grafico, dove i due assi si incontrano, che si chiama origine. Il primo numero è l’ascissa, mentre il secondo, ovvero il valore y, è chiamato ordinata.
Il termine ascissa deriva dal latino, ed è una forma del verbo abscindo, che significa tagliare o strappare, ma dato il significato del termine latino, non è chiaro come la parola abbia ottenuto questo significato. Si ritiene che il primo uso registrato del termine in matematica sia in un testo di matematica del matematico romano del XVII secolo, Stefano degli Angeli.
Le coordinate cartesiane per un punto su un grafico sono scritte in questo modo: (3,5) dove il primo numero della coppia è il valore x del punto e il secondo numero è il valore y. Ciò significa che per rappresentare graficamente il punto, è necessario spostare tre unità nell’intervallo positivo dell’asse orizzontale, o x, che è generalmente a destra dell’origine. Quindi, partendo da quel punto sull’asse x, si spostano cinque unità nell’intervallo positivo dell’asse verticale, o y, che generalmente è verso l’alto. In quel punto viene posto un punto per denotare la coppia ordinata, (3,5). L’ascissa di quel particolare punto è 3.
In alcuni casi, in particolare se usato da fisici e astronomi, il termine è usato per riferirsi all’intero asse x, piuttosto che a un punto particolare su di esso. Questo raramente crea confusione, tuttavia, poiché il contesto per questo uso è abbastanza diverso da consentire a coloro che conoscono questi campi di discernere l’intento di chi parla o di chi scrive. In alcuni scritti più antichi sulla matematica e la geometria, il termine è usato ancora in un altro modo. Nelle equazioni della forma a=bt, che descrive una retta nella geometria euclidea, l’ascissa, indicata nell’equazione come il valore t, indica un punto sulla retta a una data distanza t dall’origine.