Il prefisso “euro” in “eurobank” non ha nulla a che fare con l’Europa o con l’euro; è un prefisso comune per strumenti finanziari o istituzioni che trattano valute diverse dalla valuta locale. Un eurobank si riferisce a una banca che effettua transazioni in valuta estera, inclusi depositi e prestiti. Ad esempio, una banca australiana che detiene depositi in dollari statunitensi (USD) o una banca brasiliana che concede prestiti in yen giapponesi (YPY). Un’eurobanca può operare nel proprio paese mentre gestisce valute estere o operare come filiale estera in un altro paese, gestendo la valuta di quel paese. Le eurobanche facilitano la circolazione dei capitali finanziari tra i vari paesi, facilitando l’ottenimento e il mantenimento di valute estere.
In passato, poche istituzioni finanziarie gestivano valute estere. La prima grande transazione tra valute avvenne poco dopo la seconda guerra mondiale. I governi comunisti si preoccuparono che il governo degli Stati Uniti avrebbe congelato i loro fondi negli Stati Uniti e decisero di trasferire i loro fondi in dollari alle banche sotto il loro controllo.
Poiché l’USD è diventato una valuta importante per il commercio internazionale, le istituzioni finanziarie di altri paesi hanno iniziato a fare scorta di USD. Le eurobanche al di fuori degli Stati Uniti spesso offrivano tassi di interesse più interessanti sui depositi e sui prestiti in USD rispetto alle banche negli Stati Uniti perché non devono rispettare le normative bancarie statunitensi, come il mantenimento di un importo di riserva minimo, il pagamento della Federal Deposit Insurance Corporation ( FDIC) e seguenti regole che tutelano la concorrenza tra banche. L’eurobank è diventata un’istituzione finanziaria popolare che offre sia l’accessibilità ai fondi esteri che il servizio a basso costo.
Molte transazioni di eurobank comportano il trasferimento di depositi da e verso un altro istituto finanziario. Ad esempio, un uomo d’affari guadagna un pagamento in USD e lo deposita su un conto bancario statunitense. Poi si rende conto che una banca a Londra offre tassi di rendimento più elevati sui depositi in USD, quindi trasferisce i suoi fondi alla banca di Londra.
Un’eurobanca spesso consente a un cliente di prendere in prestito anche un importo approvato di una determinata valuta. L’eurobanca di solito addebita un interesse sull’importo preso in prestito, a un tasso variabile che è collegato al London Interbank Offered Rate (LIBOR). Addebita inoltre una commissione sulla parte inutilizzata della linea di credito, di solito inferiore all’1% dei fondi non utilizzati. L’eurobanca a volte consente al mutuatario di passare da una valuta all’altra in determinate date. Il mutuatario può quindi abbinare le valute ai propri flussi di cassa, adeguando la propria esposizione ai rischi legati alle fluttuazioni dei tassi di cambio.
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