Uno stampo in resina, tipicamente realizzato con gomme flessibili, consente di fondere sia resine naturali che sintetiche in forme predeterminate. Gli stampi in resina possono essere utilizzati per creare parti simili alla plastica da utilizzare nella produzione o per componenti di gioielli leggeri. Uno stampo in resina di silicone offre la massima versatilità, in quanto non richiede un agente di separazione per evitare che la resina si attacchi. Altri materiali per stampi in resina includono lattice, gesso, metallo e fibra di vetro. Materiali di stampo più morbidi, come silicone e gomme morbide, rendono più semplice l’espulsione del pezzo di resina finito, ma i materiali di stampo rigidi, come intonaco, fibra di vetro, metallo e legno, hanno meno probabilità di deformarsi con un uso ripetuto.
Quando si crea uno stampo in resina, viene utilizzato un oggetto tridimensionale (3D) per dare forma allo stampo. Questo oggetto si chiama modello. Gli stampi in resina complessi vengono realizzati posizionando un modello in un contenitore e versando gomma trasparente attorno all’oggetto. Dopo che la gomma si è asciugata, può essere tagliata in due pezzi, ogni pezzo risulta in uno stampo per metà di un pezzo di resina.
A volte gli stampi in resina flessibile possono perdere la loro forma dopo diversi usi. Gli stampi di backup sono stampi più rigidi utilizzati per supportare stampi in gomma flessibile durante il processo di fusione in resina. Uno stampo di riserva impedisce che gli stampi di gomma primari si deformino quando si aggiunge resina per fusione. Questi stampi possono essere realizzati in gesso, fibra di vetro o talvolta legno.
Una volta creato uno stampo in resina e applicato un agente di separazione, la resina colata viene versata nello stampo per polimerizzare. La maggior parte degli stampi in resina può essere utilizzata più volte per creare pezzi di resina quasi identici, soprattutto se utilizzato con uno stampo di backup per evitare distorsioni. Gli agenti coloranti possono essere aggiunti alla resina trasparente per cambiare il colore dei pezzi finiti. Piccoli oggetti o additivi possono essere sospesi e sigillati in resina trasparente se aggiunti durante il processo di fusione.
La resina naturale proviene da conifere, come il pino, la betulla piegata e molte varietà di palme. La linfa di questi alberi, costituita da terpeni fluidi volatili, viene estratta in uno stato viscoso e si indurisce nel tempo. La resina naturale spesso contiene impurità e può essere abbastanza imprevedibile se esposta al calore.
Le resine sintetiche sono prodotte attraverso la polimerizzazione di molecole per produrre una sostanza viscosa altamente stabile simile a quella che si trova negli alberi. Tali resine sintetiche hanno guadagnato popolarità grazie alla loro purezza e comportamento più prevedibile. La resina trasparente a bassa viscosità, presente nei negozi di forniture artigianali, deve essere combinata con un catalizzatore indurente prima che indurisca.