L’uccisione dell’architetto Stanford White, il 25 giugno 1906, al Madison Square Garden, fu senza dubbio il principale scandalo della Gilded Age. Il successivo processo per omicidio, soprannominato il “processo del secolo”, ha rappresentato la prima volta nella storia della giurisprudenza americana in cui la richiesta di infermità mentale temporanea, nota anche come legge MacNaughton, è stata utilizzata come difesa. L’assassino di Stanford White, Harry Kendall Thaw, era un multimilionario emotivamente squilibrato, il cui padre ha fatto fortuna lavorando per John D. Rockefeller.
Il movente dell’omicidio di Stanford White è antico quanto le colline, e può essere trovato nel squallido triangolo amoroso creato da Harry Thaw, Stanford White e Florence Evelyn Nesbit, l’adorabile showgirl che ha sposato Harry Thaw. Nesbit era anche una modella che aveva posato per l’artista Charles Dana Gibson, incarnando la bellezza del giorno, la “Gibson Girl”. Thaw era furioso per il fatto che Stanford White avesse violato sua moglie prima di incontrarla e la rivalità che crebbe tra i due uomini si trasformò in una rabbia assoluta che esplose in un omicidio.
Il sposato Stanford White era uno degli architetti più importanti del suo tempo. Era anche un donnaiolo sfacciato con un debole per le ragazze molto giovani. Figlio di uno studioso e saggista shakespeariano, Stanford White era un uomo alto con capelli rossi e baffi rossi. Conosciuto per le sue feste scandalose e stravaganti, Stanford White ha effettivamente violentato Evelyn Nesbit nel suo nascondiglio segreto al Madison Square Garden che era il luogo della famigerata altalena di velluto rosso, che penzolava da un soffitto di foglie d’oro. Stanford White conduceva un doppio anche se lontano dalla vita segreta, e la sua dissolutezza non conosceva limiti. Se l’è cavata con il suo comportamento lascivo e lascivo per il semplice motivo che poteva.
Harry Kendall Thaw ha ucciso Stanford White in un impeto di gelosia. Fu dichiarato non colpevole per follia del delitto, commesso sotto gli occhi di centinaia di spettatori che si erano radunati per vedere una produzione musicale. Avrebbe trascorso i successivi anni dentro e fuori dagli istituti psichiatrici. Anni dopo Thaw ha scritto un libro in cui ha cercato di giustificare la sua sparatoria a Stanford White, ma anche agli occhi della sua stessa famiglia, non avrebbe mai potuto farlo.