La teoria dominante che spiega la creazione della Luna è l’ipotesi dell’impatto gigante, che sostiene che 4.533 miliardi di anni fa (solo circa 70 milioni di anni dopo la formazione della Terra stessa), un corpo delle dimensioni di Marte chiamato Theia si scontrò catastroficamente con la Terra, gettando migliaia di miliardi di tonnellate di magma e roccia nell’orbita terrestre, che si unì e si raffreddò per diventare la Luna. Tuttavia, questa teoria non è perfetta: prevede che la Terra abbia avuto un oceano di magma in una volta, per il quale non è possibile trovare prove.
All’inizio della storia del sistema solare, quando i pianeti si stavano appena formando, il sistema solare era un luogo più affollato. Le orbite si stavano ancora stabilizzando e molti dei primi asteroidi si sono degradati in orbite instabili che sono cadute nel Sole e in Giove o sono stati espulsi nelle zone più remote del sistema solare. Un punto gravitazionalmente stabile per la coalescenza della roccia spaziale, il punto L5, aveva una speciale armonia con la Terra. Situato all’interno dell’orbita terrestre ma occupando una posizione diversa rispetto alla Terra stessa, L5 è l’attuale sede degli asteroidi troiani.
Poiché il materiale si è aggregato a L5, si pensa che alla fine abbia superato la massa di Marte, il che ha reso il suo percorso instabile, oscillando lungo la lunghezza dell’orbita terrestre piuttosto che rimanere fermo a L5. Abbastanza presto, questa oscillazione lo portò direttamente in contatto con la Terra, in un evento chiamato il grande colpo o il grande splash. Tonnellate di materiale sono state espulse e dopo 1-100 anni questo materiale si è unito per diventare la Luna, che inizialmente era ricoperta di oceani di magma. La prova di questi oceani è stata trovata dagli astronauti dell’Apollo.
La Luna è peculiare per orbitare attorno alla Terra a causa delle sue grandi dimensioni relative. Venere, un pianeta di dimensioni simili alla Terra, non ha lune nonostante la sua massa simile. Marte ne ha solo alcuni, molto piccoli, con raggi inferiori a 20 km. Quindi la sorprendente Luna della Terra, tra le più grandi del sistema solare, richiede una spiegazione particolare, data dall’ipotesi dell’impatto gigante. L’osservazione che la composizione della Luna è simile a quella della crosta terrestre, ma non del nostro mantello, ha portato gli scienziati a formulare l’ipotesi dell’impatto gigante.