Le donne che hanno difficoltà a rimanere incinte in modo naturale possono optare per la fecondazione in vitro, o fecondazione in vitro, per concepire. Occasionalmente, si verifica spotting dopo la fecondazione in vitro, che può causare preoccupazione poiché questo sintomo è solitamente associato a eventi negativi durante il ciclo mestruale. Una cosa da tenere a mente è che ci sono alcuni motivi per individuare dopo la fecondazione in vitro e non tutti sono motivo di preoccupazione. Le cause più comuni sono l’irritazione della cervice o del rivestimento uterino, i cambiamenti ormonali e l’impianto di un embrione.
Durante il processo di fecondazione in vitro, gli ovuli devono essere prelevati dalle ovaie, fecondati e quindi rimessi all’interno. Ciò significa che i medici devono accedere frequentemente a vari organi riproduttivi, come la cervice e le ovaie, e spesso vengono inseriti oggetti estranei, come un catetere. Inoltre, nella fecondazione in vitro, il medico deve monitorare da vicino gli organi riproduttivi dopo il trasferimento dell’embrione. Questo spesso include l’uso di strumenti, come uno speculum, per prendere nota di ciò che sta accadendo durante il ciclo. Proprio come dopo un Pap test, è considerato normale che la cervice si irriti per alcuni giorni dopo la procedura, spesso causando una leggera macchia.
La maggior parte delle donne che fanno la fecondazione in vitro sono spesso sotto vari trattamenti ormonali durante il ciclo e qualsiasi cambiamento improvviso nell’equilibrio ormonale può causare spotting. Ciò si verifica spesso in modo naturale quando gli estrogeni prendono il sopravvento nel corpo poco prima dell’inizio delle mestruazioni, motivo per cui molte donne individuano il marrone o il rosa per alcuni giorni prima del ciclo. È ovvio, quindi, che l’aggiunta di ormoni come il progesterone durante un ciclo di fecondazione in vitro può causare uno squilibrio, con conseguente spotting. Inoltre, alcune donne hanno bisogno di assumere farmaci per stimolare l’ovulazione prima che gli ovuli vengano recuperati, e questo di solito porta a effetti collaterali come lo spotting.
Uno dei migliori motivi per lo spotting dopo la fecondazione in vitro è chiamato sanguinamento da impianto, in cui l’embrione fecondato inizia a impiantarsi nel rivestimento uterino. Molte donne che sperimentano lo spotting dopo la fecondazione in vitro sperano che questa sia la causa del leggero sanguinamento, poiché ciò significa che il ciclo è stato un successo. In effetti, anche le donne che rimangono incinte vedono naturalmente alcune macchie come un possibile segno di impianto, e quindi si eccitano all’idea di poter essere incinta. Va notato che lo spotting dopo la fecondazione in vitro dovuto all’impianto di solito si verifica da sei a dodici giorni dopo il trasferimento dell’embrione, anche se alcune persone iniziano a spotting leggermente prima o dopo. Naturalmente, se lo spotting continua per un periodo di tempo prolungato, è una buona idea informare il medico in modo da escludere potenziali problemi.