L’epatite B è un’infezione virale che colpisce il fegato. Quando il virus entra nel corpo, si replica o fa copie di se stesso, rilasciando gli antigeni dell’epatite B, una proteina specifica. Sono un utile marker nel sangue per distinguere tra epatite B acuta e cronica e stato immunitario dopo la vaccinazione. Esistono tre antigeni dell’epatite B: l’antigene di superficie, l’antigene e e l’antigene centrale.
Può verificarsi epatite B acuta o cronica. L’epatite B cronica è una coinfezione comune nei pazienti con HIV, che richiede l’uso di specifici antiretrovirali attivi anche contro l’epatite B. La misurazione della presenza di antigeni e anticorpi dell’epatite B nel sangue e nel fegato consente la diagnosi del tipo di epatite B presente e in quale fase della malattia si trova il paziente. Gli anticorpi sono proteine prodotte dall’organismo come parte della sua risposta immunitaria per combattere il virus.
Esistono tre tipi di antigeni dell’epatite B. L’antigene di superficie (HBsAg) viene rilasciato immediatamente dopo l’infezione e viene utilizzato come parte della diagnosi di un’infezione acuta. Se l’HBsAg è presente per più di sei mesi, è indicativo di un’infezione cronica. L’antigene e (HBeAg) si trova una volta che il virus inizia a replicarsi attivamente nel fegato e indica che la persona è altamente infettiva. Il nucleo dell’antigene dell’epatite (HBcAg) si trova solo nelle biopsie epatiche, non nel sangue. Le persone che sono positive all’antigene dell’epatite B possono anche trasmettere l’infezione ad altri, siano essi in fase acuta o cronica.
L’epatite B è altamente trasmissibile attraverso il sangue e i fluidi corporei. È disponibile un vaccino, che viene somministrato di routine a persone ad alto rischio di esposizione all’epatite B. Questi includono personale di laboratorio, operatori sanitari, addetti alle fognature e qualsiasi altra persona esposta a sangue o fluidi corporei sul posto di lavoro.
La misurazione degli anticorpi dell’epatite B dopo la vaccinazione può misurare una risposta sufficiente. Le persone vaccinate mostreranno la presenza solo di anticorpi dell’epatite B, non di antigeni. Se sono presenti antigeni dell’epatite B, è un’indicazione di una precedente o attuale esposizione all’epatite B.
Indipendentemente dallo stato di vaccinazione, chiunque sia esposto a sangue o fluidi corporei dovrebbe utilizzare metodi di barriera per ridurre al minimo il rischio di esposizione. Questi includono guanti e indumenti protettivi, in caso di esposizione professionale, e preservativi, in caso di esposizione sessuale. L’epatite B è una malattia grave che può causare danni al fegato a lungo termine, tra cui cirrosi e cancro al fegato.