Le sedie club sono sedie pesantemente imbottite con braccioli e schienale basso, solitamente rivestite in pelle. Adagiata nella natura, questa sedia easy going ha le sue radici nei club per gentiluomini inglesi del XIX secolo, dove senza dubbio servivano come l’ultimo mobile per socializzare e rilassarsi. Le sedie club evocano un’immagine di stanze piene di fumo decorate in legno pesante e mascolino e pelle consumata da una confortevole patina. Gli anni ’19 videro un enorme balzo in avanti nella popolarità delle sedie da club, che iniziarono la loro evoluzione dalla versione inglese maschile sovraffollata ai molti modelli diversi disponibili oggi.
Negli anni ‘1920, le sedie club potrebbero essere meglio descritte come “le comode”, il più delle volte di colore scuro e realizzate in pelle di maiale, con cuscini rivestiti in velluto e imbottiti con piume, paglia o peli di animali. I chiodi decorativi spesso tagliavano la sedia. La metà degli anni venti inaugurò l’era Art Déco e il design delle sedie da club prese una piega più formale e ridimensionata. L’uso della pelle di mucca e pecora divenne più diffuso e le unghie furono usate meno frequentemente. I francesi hanno fatto un enorme balzo in avanti nel design della sedia da club e hanno inventato la loro mutazione, la sedia Bauhaus-Wassily, dimostrando che la reputazione della vecchia scuola della sedia da club potrebbe essere reinventata in qualcosa di moderno e sexy.
Per tutti gli anni ‘1940, le poltrone da club hanno continuato a essere un pilastro dell’arredamento confortevole. La seconda guerra mondiale fermò temporaneamente la produzione principale, ma dopo la guerra, le sedie da club tornarono con una vendetta. I moderni materiali per la produzione di mobili hanno permesso di sostituire l’imbottitura in paglia o peli di animali con schiuma industriale. I braccioli e lo schienale tradizionalmente arrotondati sono diventati più squadrati e disponibili in una varietà di colori. L’America ha contribuito allo sviluppo delle sedie da club con la sedia Eames negli anni ’50 e, più recentemente, il designer Philippe Starck ha dimostrato che il polipropilene rotostampato resistente alle intemperie e ai raggi UV potrebbe assumere la forma di uno dei preferiti dei vecchi tempi.