Durante l’era della segregazione negli Stati Uniti, gli intrattenitori neri e i loro fan non erano i benvenuti nei locali “solo bianchi”. In risposta, sorse una vasta rete di luoghi di intrattenimento orientati a un pubblico nero, e questa rete divenne nota nel “circuito chitlin”. Molti eminenti intrattenitori neri hanno lavorato nel circuito chitlin’ dal 1800 fino agli anni ‘1960, e una tradizione di locali prevalentemente neri è sopravvissuta negli Stati Uniti, anche se le leggi sulla segregazione sono state cancellate dai libri.
Il termine “circuito chitlin” deriva da un elemento popolare che appare in molti menu di cibo dell’anima del sud: frattaglie. Le frattaglie, dette anche chitlin, sono intestini di maiale che vengono meticolosamente puliti e poi stufati o fritti. I chitlin sono diventati strettamente associati alla cultura nera negli Stati Uniti, sebbene in realtà siano popolari anche tra i bianchi del sud.
Le leggi sulla segregazione negli Stati Uniti hanno rappresentato una sfida unica per gli intrattenitori. Alcuni intrattenitori neri come Ella Fitzgerald, Duke Ellington, Billie Holiday, Count Basie, Aretha Franklin e Cab Calloway erano ammirati sia dai neri che dai bianchi, ma non potevano esibirsi in luoghi segregati. Quando organizzavano i tour, gli intrattenitori neri erano limitati al circuito chitlin’, perché questi luoghi erano gli unici luoghi sicuri per musicisti, comici e altri artisti neri.
Baltimora è spesso vista come il cuore del circuito chitlin’, grazie alla sua ricca tradizione artistica. Il circuito chitlin’ si snodava verso l’alto nel nord-est, con molti musicisti che facevano tappa in posti come il Cotton Club di New York, e poi si estendeva nel Midwest, comprendendo tappe come il Fox Theatre di Detroit e il Regal Theatre di Chicago. Gli intrattenitori potrebbero anche fare un giro nel sud americano, colpendo il Victory Grill in Texas o il Ritz Theatre in Florida.
Come regola generale, la maggior parte degli avventori nei locali lungo il circuito chitlin’ erano neri. Tuttavia, in alcuni locali erano ben accetti clienti bianchi curiosi, in particolare luoghi incentrati sul jazz, una forma di musica che spesso ha superato la linea di colore, riconoscendo il talento ovunque si trovasse. Quando le leggi sull’integrazione hanno imposto lo scioglimento dei locali “solo bianchi”, alcuni artisti neri hanno scelto di attenersi al circuito chitlin’, dove si sentivano più a loro agio, specialmente nelle aree con segregazione di fatto che rendeva difficile esibirsi in luoghi tradizionalmente bianchi.
Soprattutto nel campo del jazz, alcuni musicisti bianchi hanno prenotato con il proprio nome e hanno aggiunto musicisti neri di talento al loro entourage quando quei musicisti hanno scoperto che non potevano prenotare tali luoghi da soli. Questo a volte ha suscitato polemiche, anche se da allora quei coraggiosi musicisti sono stati riconosciuti per il loro contributo al movimento per i diritti civili.