Cos’è il diritto condominiale?

Il diritto condominiale è un corpo normativo progettato per disciplinare il modo in cui le persone interagiscono tra loro all’interno di una comunità condominiale. Alcune leggi condominiali sono fatte a livello statale nel luogo in cui si trova il condominio. Altro diritto condominiale è il diritto privato, creato dallo statuto del condominio e giuridicamente valido solo perché i singoli titolari del contratto sottoscrivono e accettano le leggi. Tale diritto condominiale privato viene applicato dal tribunale come causa contrattuale.

Nella maggior parte degli stati, c’è qualche legge condominiale fatta dal governo. Queste leggi possono includere le informative richieste che i proprietari di condomini devono fare per vendere il loro condominio. Potrebbero esserci anche leggi su come deve essere strutturata la proprietà del condominio. Ad esempio, a San Francisco, in California, ci sono molte proprietà possedute sotto una forma di proprietà legale chiamata tenants-in-common. Se i proprietari che possiedono questi inquilini in comune desiderano convertirsi in condomini, devono soddisfare requisiti specifici e richiedere allo stato una conversione condominiale.

La maggior parte del diritto condominiale, invece, è diritto privato che esiste tra le parti. Quando una persona si trasferisce in un condominio, potrebbe dover firmare un documento che specifica cosa può e non può fare all’interno del condominio. Questi statuti o documenti legali possono specificare come devono essere curate le aree comuni e vietare ciò che può e non può essere fatto nelle aree comuni. È anche comune che i contratti o gli statuti condominiali specifichino che un proprietario di un condominio deve pagare quote al consiglio di condominio, deve mantenere il proprio condominio secondo determinati standard e non deve apportare determinate modifiche o subire lavori senza previa autorizzazione e approvazione del consiglio di amministrazione.

Le leggi negli statuti condominiali sono esecutive perché il diritto contrattuale impone che le persone possano fare leggi o accordi privati ​​e che il tribunale darà loro peso legale applicandoli. Molti statuti condominiali specificano che le controversie devono essere risolte in arbitrato, il che significa che la legge obbliga le parti coinvolte nella controversia a seguire le procedure dell’arbitrato e a far risolvere la controversia da un arbitro terzo indipendente. In tali casi, qualunque decisione dell’arbitro è giuridicamente vincolante e le parti coinvolte nella controversia devono conformarsi alla decisione. In altri casi, le controversie sugli statuti condominiali verranno effettivamente risolte in tribunale da un giudice o da una giuria.