Quando le persone imparano qualcosa che non è d’accordo con ciò che attualmente sanno essere vero, possono fare una delle tante cose. Possono cambiare la prima idea per adattarla alla seconda idea appena introdotta; possono aggiungere un’altra idea ai primi due, per colmare la differenza; oppure possono abbandonare una delle due idee. Tutte queste sono reazioni a uno stato chiamato dissonanza cognitiva, una sensazione mentale di disagio o stress che, secondo alcuni psicologi, le persone farebbero di tutto per evitare.
Uno psicologo di nome Leon Festinger sviluppò la teoria della dissonanza cognitiva a metà degli anni ‘1950. Considerava un culto che si aspettava che gli alieni distruggessero la terra in una data e un’ora particolari e che erano profondamente coinvolti in questa convinzione. Quando questo evento non si verificò, i membri del culto non abbandonarono la loro idea originale, ma la aggiustarono sostenendo che gli alieni non erano venuti perché Dio, vedendo quanto fosse devoto questo piccolo gruppo di umani, diede la sua protezione divina alla Terra. Il gruppo poi divenne più fervente nelle loro convinzioni.
I membri di questo culto stavano proteggendo la loro consonanza cognitiva, l’integrità della loro conoscenza, creando una nuova idea che permettesse alle loro convinzioni e alla verità materiale di un mondo non distrutto dagli alieni di coesistere. La maggior parte delle cose che le persone sanno non sono così strettamente correlate. Queste idee possono operare insieme simultaneamente in uno stato di irrilevanza cognitiva che non pone alcuna sfida alla mente. Pensare che i boy scout siano ben educati e che i guanti siano caldi sono due idee che, prese insieme, non creano tensioni, per esempio. Ma se dovesse capitare un boy scout maleducato, si verifica una dissonanza cognitiva. Sarà necessario che la mente risolva questo in qualche modo, o rivedendo l’alta opinione dei boy scout precedentemente tenuta, immaginando che questo boy scout non sarà un boy scout a lungo, o dimenticando che il bad boy scout è mai esistito.
La dissonanza cognitiva si verifica ogni volta che un nuovo concetto varia da uno precedente correlato, e ciò si verifica ogni giorno. La dissonanza cognitiva, infatti, è un aspetto essenziale dell’apprendimento. La maggior parte delle volte, l’intensità della dissonanza cognitiva non è grande e la tensione si risolve facilmente. Quando le nozioni contrastanti toccano da vicino l’opinione che una persona ha di se stessa o di una questione che considera importante, tuttavia, la dissonanza cognitiva è più dolorosa.